Attenti all’uomo

New entry nella famiglia Placebook Publishing & Writer Agency: Marco Galli con il suo “Attenti all’uomo” appena uscito e davvero molto divertente. Galli è nato a Savona ed è un musicista con la passione per la scrittura. Questa è la sua seconda pubblicazione dopo il libro “Punti di svista” uscito nel 2019. Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con lui per presentarlo ai lettori di Kukaos.

Ci racconti qualcosa di te?

Sono nato e cresciuto davanti al mare di una piccola borgata di pescatori, a Savona. Ho iniziato abbastanza presto a capire quanto è importante per l’uomo l’arte della contemplazione e quanto essa ci metta a contatto con le nostre parti più profonde  spesso dimenticate per entrare nel tritacarne della vita frenetica. Amo scrivere, che si tratti di musica o di racconti o di poesie. La scrittura è una forma di auto guarigione tra le più efficaci che esistano, dovrebbe essere maggiormente trattata nelle scuole, a mio parere. Per il resto amo ritagliarmi spazi di silenzio e isolamento, questo mi permette di apprezzare meglio i momenti di compagnia con le amicizie

Com’è nata l’idea di questo libro?

In modo del tutto spontaneo, come piace a me. Sono quelli che chiamo “punti di Svista” in apparenza distrazioni ma in realtà attenzioni verso la vita e ciò che ci mette davanti. Nulla di pre costruito o studiato. Credo che la vita abbia già scritto, lei sì, le nostre pagine, e che stia a noi fermarci, ascoltare e cogliere il momento e fare quello che va fatto, così è nato questo libro. Ero davanti ad un cancello di una villetta, osservai il cartello “attenti al cane” e mi accorsi che c’era un bel pastore tedesco accucciato in giardino che mi osservava tranquillo e pacifico da dietro la siepe.  Quello è stato lo spunto .

E quella di far parlare in prima persona Gringo?

Beh, non l’ho deciso io, era tutto così perfettamente scritto in quel momento, diedi solo ragione allo sguardo di Gringo e lo lasciai raccontare

Qual è il messaggio di fondo che vorresti arrivasse ai lettori?

Semplice, così semplice che lo abbiamo già capito tutti a prescindere da questo libro. Insetti, piante, rettili, pesci, molluschi, uccelli e tante altre specie e forme di vita presenti su questo pianeta ma una sola responsabile del quadro poco incoraggiante che stiamo vedendo: la specie umana. Tutte le altre sono vittime delle nostre azioni scellerate, tutte, perfino le tanto detestate zanzare. Questo a me fa riflettere molto e se in questo libro scritto in forma forse anche troppo allegorica riesce ad emergere il messaggio, beh sono contento e Gringo con i suoi amici lo sono anche di più

Il tuo è un libro molto divertente, quanto è importante per te la comicità per veicolare il messaggio?

Fin da bambino mi accorgevo che quando mi usciva una battuta simpatica o che sorprendeva in modo divertente i miei genitori, ero felice di vederli ridere, era come se riuscissi ad intravedere la loro vera anima, fuori dalle espressioni invece più serie della vita. Mio padre era il più divertito e venni “eletto” il figlio cabarettista e discolo della casa, e questo fu per me un grande successo, in fondo ero esattamente così. Il punto è che poi mi ritrovo ad avere momenti dove, in silenzio e solitudine, osservo il mondo e con ben poco da ridere . Allora mi rifugio nella scrittura o nella musica che diventano a volte un mio modo per pregare e ringraziare comunque qualcuno o qualcosa di immenso che ci permette ancora di poter cambiare rotta

Tu hai però diversi interessi, come li concili?

Musica, scrittura, lettura e contemplazione sono diversi ma uguali. Cerco semplicemente di ascoltarmi e di seguire ciò che il corpo e l’anima chiedono, cerco ora di non mancare loro di rispetto, cosa che ho fatto per diverso tempo quando svolgevo un’altra attività, attività che ho amato e alla quale sono grato per tanti motivi ma ero come il criceto nella ruota, non sapevo più chi era Marco, perché era su questa Terra e cosa voleva farne dei suoi sogni visto che forse aveva ancora un po’ di tempo per non “lasciarli sul cuscino a dormire” ( cit. La danza del tempo)

E il rapporto tra musica e scrittura?

Avrò circa trecento testi in attesa (forse) di essere messi in musica. Anzitutto suono perché mi aiuta a stare meglio, soprattutto in certi momenti, è la mia SPA rigeneratrice, la mia isola che non c’è. Un po’ la stessa cosa è la scrittura. La grande magia, credo anche un vero e proprio miracolo, è quando le due cose arrivano insieme. Il brano La danza del tempo è arrivato proprio così e quando accade questo processo direi metafisico ti ritrovi avvolto in una bolla estatica, un orgasmo dello spirito che spezza ogni schema spazio temporale. Non a caso viene chiamata estasi mistica

Com’è stata questa esperienza editoriale?

Molto piacevole, performante (oggi si dice così). Sono molto grato al lavoro che ha svolto la Placebook Publishing e a Fabio Pedrazzi. Ci siamo trovati subito in buona sintonia, hanno elaborato in modo splendido l’immagine di copertina dalla foto che gli avevo mandato. Tutto molto sereno e ben fatto

Progetti futuri?

Dal 20 marzo del 2006 la mia idea di futuro è drasticamente cambiata ed ha incontrato una nuova consapevolezza, diciamo che è molto simile alla consapevolezza di Gringo. Seguo il flusso dei momenti, certo, se c’è da prendere un impegno lo prendo faccio mente locale e capisco se dire si oppure no. Se però mi proponi una gita tra due domeniche, ti rispondo grazie e vedo tra due sabati come mi sento rispetto alla proposta o invito. Mi piacerebbe portare a termine una canzone alla quale sto lavorando insieme ad Andrea Fontana, il tastierista che suona in un progetto di band nata alcuni anni fa e che ha #5G come nome. Siamo a buon punto. Poi scrivere un nuovo libro, stavolta in chiave diversa, un romanzo serio, a patto che la serietà sia d’accordo di stare un po con me

E sogni nel cassetto?

A volte i sogni non bastano. Questo è il titolo del brano di cui ho accennato sopra. E’ provocatorio come piace a me, infatti dice “a volte i sogni non bastano ma bisogna sognarli”. Mi sento una persona molto fortunata. A riguardare indietro la mia piccola scia di disastri, errori e forse qualche cosa buona, non ho rimpianti. Ho sempre vissuto ascoltando e seguendo il cuore sentendomi allievo della lezione più importante che esiste nella vita , l’amore. Non sono ancora a buon punto ma ho incontrato ottimi maestri sia di sesso maschile che femminile. Tutto questo per dire che se la vita ha ancora qualcosa di bello da farmi fare, mi trova sicuramente pronto e felice come un bambino

Bianca Folino