Tutti noi, o quasi, conosciamo Nessie, creatura leggendaria degli abissi del lago di Loch Ness, celebre specchio lacustre della Scozia. Ebbene, qualcosa di simile e mostruoso, parrebbe abitare le acque del nostrano lago di Garda. Si tratterebbe, il condizionale è d’obbligo, di una creatura presente fin dal Medioevo, e che più volte è stata avvistata da ignari turisti o bagnanti. Il nome di questo mostro preistorico, Bennie, è stato scelto da Armando Belelli, originario di Desenzano ed esperto di storie del mistero, in onore dell’antico nome attribuito allo specchio lacustre, Benaco. Si tratterebbe di un animale di dimensioni colossali, avvistato appunto fin dai tempi del Medioevo, si riportano narrazioni di mostri marini da parte degli abitanti delle sponde del lago e dai monaci del monastero dell’isola di Garda, San Felice, risalenti a quel periodo.
Ma la nascita della leggenda è iniziata a partire dal secolo scorso, il più celebre avvistamento risale al 17 agosto del 1965 nei pressi della Baia delle Sirene, sulla sponda orientale a poca distanza dal borgo di Garda. Fu qui che, un gruppo di turisti, raccontò di aver visto emergere dalle acque, una creatura lunga una decina di metri, dalla forma simile a quella di un serpente, che poi si sarebbe rintanata nelle grotte sottomarine dove vivrebbe nell’oscurità. La notizia venne subito riportata da moltissimi giornali a livello nazionale, diventando a tutti gli effetti un mistero. Nel corso degli anni gli avvistamenti si sono susseguiti, aumentando dopo il 2000. Se ne contano almeno una quindicina. Gli ultimi risalgono al 2016 e al 2018 e la fama ormai internazionale del mostro, ha portato in questi ultimi anni la nascita di tour del lago a lui dedicati, insieme a gadget e souvenir. Quando si dice l’anima del commercio!!!
Bennie viene considerato un mostro buono, che non ha mai attaccato nessuno e anzi nell’immaginario della gente del posto è diventato quasi un timido guardiano del lago, che lo protegge dall’inquinamento e dallo sfruttamento eccessivo da parte degli esseri umani.
Per tentare di risolvere l’enigma, sono state organizzate missioni esplorative del fondo con sonar e robot, ma così come per il lago di Loch Ness, anche qui, il mistero non è stato risolto e permane. Addirittura in uno degli ultimi avvistamenti, Bennie pare aver messo su famiglia, le creature sembrano essere due. Il doppio avvistamento è avvenuto grazie al robottino Rov dei Deep Explorers di Tuscolano Maderno, che ha catturato l’immagine di enormi sagome nelle acque di Manerba. La famiglia del mostro del lago di Garda si è allargata, oppure è solo la nostra immaginazione e la voglia di credere in qualcosa di strano a farci vedere doppio?
Un’ultima curiosità, con l’andare degli anni le dimensioni della creatura sembrano essere aumentate, dai cinque metri iniziali, si sarebbe arrivati alla quindicina di quelli attuali. Che comunque sia realtà o fantasia, la presenza buona di Bennie è quasi rassicurante e dona un pizzico di avventuroso mistero al già affascinante lago di Garda. Non ci resta che attendere il prossimo avvistamento, chissà magari mentre facciamo un tranquillo giro in barca!
Sonia Filippi