Chiamata alla Bellezza

La Bellezza pervade la nostra vita anche se raramente ce ne accorgiamo, per questo è giunto il momento di ascoltare un richiamo che sa di ancestrale. E possiamo farlo attraverso la lettura di “Chiama alla Bellezza” il nuovo libro di Zuleika Iegiani dato alle stampe per la PlaceBook Publishing & Writer Agency. Zuleika Iegiani, classe 1977, è nata e vive in provincia di Torino dove lavora come professionista di Biodinamica Cranio sacrale, un approccio osteopatico che si concentra sul ritrovamento personale della salute e dell’equilibrio psico fisico. E’ grazie alla sua ricerca interiore che porta avanti anche attraverso il suo lavoro che è nato questo nuovo libro, dopo aver pubblicato nel 2020 sempre per la PlaceBook “Il signor Braccialunghe”. Da sempre appassionata di teatro e arte, espressioni dell’animo umano che le permettono di condividere la sua visione del mondo, l’abbiamo intervistata per i lettori di Kukaos.

Perché hai voluto scrivere questo libro?

Buongiorno a tutti! Ho scritto questo libro per condividere con voi il mio pensiero riguardo alla bellezza, quella autentica e meravigliosa, quella potente e che fa persino commuovere poiché credo che in tutte le sue forme, abbia un potere trasformativo che spesso non viene riconosciuto nella nostra società moderna e fin troppo caotica e veloce. Spesso la bellezza viene ridotta a un concetto superficiale, legato all’estetica e all’apparenza esterna, invece è qualcosa di molto più profondo e che trascende la pura dimensione materiale. La bellezza è, a mio avviso, un tramite che ci permette di entrare in contatto con il nostro spirito più autentico e sacro. Nel mio libro, ho voluto esplorare come la bellezza, che si manifesta nelle cose, nelle persone, nell’arte e nella natura, possa essere un ponte verso la nostra dimensione interiore. Ogni incontro con la bellezza ci offre una possibilità di fermarci e di riflettere e riscoprire veramente noi stessi. È un invito a guardare oltre le apparenze e a cercare la profondità nelle esperienze quotidiane. La bellezza, se compresa nel suo vero significato, è un potente strumento di consapevolezza e crescita personale e poi che dire… di Bellezza ne è pieno il mondo, dobbiamo solo scorgerla e farci travolgere!

E come hai scelto il titolo? 

“Chiamata alla Bellezza” è un vero e proprio invito a riscoprire la bellezza come una chiamata interiore, un richiamo che ci guida verso una consapevolezza più profonda di noi stessi e di ciò che ci circonda. Quando risponderemo non saremo più  gli stessi, cadranno le barriere che ci siamo costruiti e si brillerà di una luce più forte e potente che tutto il mondo percepirà.

Quanti momenti di Bellezza hai colto, ce li racconti?

Scrivere questo libro è stata per me una riflessione continua, un modo per esplorare come la bellezza, nella sua forma più pura, possa risvegliare in noi una connessione senza filtri e senza limiti. Fin da piccola mi ritrovavo ad osservare il bello nelle piccole cose e a trarne una grande felicità. Era come se ogni dettaglio della vita – anche il più semplice – portasse con sé una bellezza nascosta che riuscivo comunque sempre a cogliere. Tuttavia, solo crescendo e riscoprendo me stessa ho compreso davvero il significato profondo di quella bellezza. Ora, credo che la bellezza sia una presenza costante che risiede in ogni istante ed in ogni momento vissuto fino in fondo in piena consapevolezza.

Quanto la Bellezza ha a che fare con il divino?

La Bellezza è divino! La bellezza è una porta verso il divino. Pensiamo al momento in cui vediamo qualcosa di veramente bello ad esempio come un tramonto spettacolare e rimaniamo a bocca aperta dalla meraviglia, li c’è una sensazione di “oltre”, come se stessimo intravedendo un frammento dell’infinito, un richiamo alla parte più profonda di noi stessi e alla nostra connessione con l’universo. La bellezza ha la capacità di espandere la nostra percezione, di abbattere le barriere tra il materiale e lo spirituale ed in questa visione, la bellezza non è solo un’esperienza estetica, ma un linguaggio attraverso cui il divino si manifesta nel mondo materiale. È una forza che ci eleva e ci porta più vicini a una comprensione più profonda della realtà e della nostra stessa natura.

E quanto divino c’è negli esseri umani?

Noi tutti siamo esseri divini solo che non ce lo ricordiamo! L’estensione della parola “divino” è “perfetto”. Noi siamo esseri perfetti. L’uomo è perfetto così com’è, proprio nel momento in cui si permette di essere autentico. Spesso ci sentiamo spinti a cambiare o a conformarci a ciò che gli altri si aspettano da noi, a mettere su maschere per protezione o per paura ma la perfezione non sta nel cercare di diventare qualcosa che non siamo. Quando accettiamo e abbracciamo chi siamo veramente, l’anima viene fuori e si mostra, rivelando una bellezza unica. È nella nostra autenticità che risiede la perfezione senza bisogno di cercarla altrove.

Capita anche con le persone di avere momenti di Bellezza?

Certo! Secondo me sono quei momenti anche se pur brevi lasciano comunque un’impronta indelebile nel cuore. Può essere un abbraccio amorevole, un sorriso sincero, un bacio affettuoso o uno sguardo d’intesa.  La bellezza si può trovare soprattutto nei momenti di vulnerabilità, quando ci si mostra senza difese e l’altro ci accoglie con affetto e comprensione nella verità. Quando ci sentiamo supportati nei nostri sogni, quando qualcuno ci sostiene senza chiedere nulla in cambio e ci ricorda che non siamo mai veramente soli. Ogni piccolo atto di amore e di gentilezza diventa una forma di bellezza che arricchisce la nostra vita ed è meraviglioso. Questi momenti ci fanno sentire profondamente connessi con gli altri e ci ricordano che la bellezza non è solo nelle cose, ma soprattutto nella nostra capacità di amare, ascoltare e condividere.

Quanto il tuo lavoro ha ispirato questo testo?

Il richiamo a scrivere un libro spesso nasce da una forza interiore che ci spinge a condividere una visione, una scoperta o un’esperienza che sentiamo essere importante per noi, per me almeno è stato cosi. La scrittura è stata un’espressione naturale e profonda del mio percorso, qualcosa che mi ha spinto a mettere sucarta ciò che percepisco e vivo anche attraverso il mio lavoro (osteopatia-Biodinamica Craniosacrale). Personalmente ho sempre cercato di andare oltre il semplice trattamento fisico del corpo, cercando di ascoltare la profondità dell’individuo e di connettermi con quella parte di lui che va oltre il corpo fisico: l’anima. La Biodinamica Craniosacrale si basa sul concetto che ogni corpo ha un proprio ritmo vitale e che questo ritmo è in grado di guidare il processo di guarigione. Questa verità, che nel mio libro definisco la “bellezza dell’anima” è proprio quella parte di noi profonda e autentica che emerge quando siamo liberi di esprimerci senza maschere o paure perché noi siamo anima, anima che ha un corpo complesso e straordinariamente perfetto.

Credi abbia senso, oggi e in un mondo pieno di guerre, un percorso spirituale?

Assolutamente si, anzi direi necessaria. In un mondo segnato da conflitti e divisioni, la spiritualità rappresenta un percorso di pace e trasformazione interiore. Non è un modo per ignorare la realtà, ma per affrontarla con una prospettiva più ampia e più profonda. La bellezza di un cammino spirituale oggi sta nel fatto che ci invita a ritrovare l’armonia dentro di noi, a riconnetterci con la nostra essenza più autentica, al di là delle circostanze esterne.

Quanto spirito c’è nell’uomo a tuo giudizio?

Per rispondere a questa domanda molto importante mi affido alle parole del famoso imperatore filosofo Marco Aurelio “in nessun altro luogo un uomo si può ritirare trovando più quiete o libertà che nella propria anima”.

Che messaggio vorresti arrivasse ai lettori?

Comprate il libro e fatevi accompagnare nella riscoperta della vostra forma più autentica, luminosa e splendida. Un bel viaggio non si fa mai da soli ed è giunto il momento: la chiamata alla Bellezza vi aspetta!

Bianca Folino

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