Al suo attivo ha due romanzi che lo hanno fatto entrare di diritto nella squadra di autori della PlaceBook Publishing & Writer Agency. Stiamo parlando di Michele Camillò, classe 1973, nato a Roma dove si è laureato in Scienze Politiche. Da sempre è appassionato di letteratura e scrittura, di musica e teatro. Lo abbiamo intervistato per i lettori di Kukaos.
Hai scritto “Lungo le corsie” e “La redenzione”, come hai scelto i titoli?
Ho scelto i titoli dopo aver scritto varie pagine dei romanzi, quando già avevo idea della trama e di come sarebbero finite le storie narrate.
Però sono libri che appartengono a due diversi generi…
Effettivamente sì: il primo lo definirei romantico-psicologico; il secondo è la classica storia di criminalità organizzata, alla quale ho cercato di fornire una certa originalità, considerando che è un genere già saturo…
Raccontaci chi è Michele Camillò?
Michele Camillò è un uomo estremamente sensibile, che prova continuamente il desiderio di esprimere ciò che ha dentro, di amare, di essere felice ed aiutare gli altri ad esserlo; tuttavia, è anche un uomo molto permaloso, che odia le ingiustizie e che, spesso, si accanisce contro ogni forma di ipocrisia e di rassegnazione a ciò che dovrebbe cambiare.
Com’è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura è nata dopo un lungo e duro periodo di sofferenza, nel 2009: un anno difficile a causa di varie delusioni, sia nel campo della realizzazione personale, sia in senso amoroso.
Ci sono autori ai quali ti ispiri?
Adoro cesare Pavese, anche se mi differenzio per una concezione più ottimistica e spirituale della vita.
Però tu sei appassionato di musica, cosa preferisci tra letteratura e musica?
Sicuramente la musica.
In questi due romanzi il protagonista è un personaggio insoddisfatto della propria vita, stiamo parlando di due impiegati, quanto c’è di te in loro?
Praticamente tutto: l’insoddisfazione e la noia nello svolgere un lavoro di facciata, che non regala né vantaggi economici, né tantomeno espressivi; la testimonianza del fatto che la comodità non corrisponde alla felicità.
Credi che sia possibile oggi dare una svolta alla propria vita, così come fa uno dei tuoi personaggi?
Assolutamente sì! Bisogna crederci fino in fondo, anche se ciò costa forti sacrifici, impegno, perseveranza. La fede buddista mi aiuta molto in questo.
Perchè i lettori dovrebbero comprare il tuo libro?
Perché sono molte le persone che possono rispecchiarsi pienamente nelle situazioni che racconto. Molti sono insoddisfatti della propria vita, la stragrande maggioranza delle persone: eppure, sono pochissimi quelli che cercano di dare una svolta e di compiere le azioni necessarie; la gente tende a lamentarsi della propria situazione, procrastinando il momento della riflessione e dell’azione. Ecco, molti potrebbero sentirsi incoraggiati nel rivoluzionare la propria vita.
Stai già scrivendo qualcosa di nuovo?
Durante il lockdown del 2020, ho iniziato a scrivere un romanzo ambientato a Roma e Milano. Un romanzo romantico-psicologico che sfocia anche in un thriller. E’ quasi terminato, ma l’ho sospeso perché, nel frattempo, ho iniziato a dedicarmi alla musica, alla pubblicazione dei miei singoli e alla preparazione del mio album che uscirà a breve. Tuttavia, riprenderò a scriverlo molto presto, completandolo quando sarà il momento…
Bianca Folino