Droni, si o no?

Cosa sta accadendo nei cieli degli Usa? Si tratta veramente di droni oppure siamo in presenza di velivoli “non convenzionali”?

Ritorniamo nuovamente sulla spinosa questione dei droni che hanno sorvolato i cieli degli Stati Uniti qualche mese fa. Sono state coinvolte la costa del New Jersey, lo stato del Maryland, il Connecticut, la Pennsylvania, la Virginia e lo stato di New York. Si tratta di oggetti sconosciuti che in gruppi numerosi (anche di dieci o quindici unità) e di dimensioni variabili, hanno iniziato a sorvolare i centri abitati negli USA.

Trump, non ancora insediatosi alla Casa Bianca, aveva dichiarato che bisognava fare chiarezza e se non possibile, bisognava abbatterli. Era inevitabile che la questione finisse per andare per le lunghe senza di fatto arrivare a un qualche cosa di certo. Qualche settimana fa i membri Usa del Consiglio avevano promesso di fare chiarezza in merito. E anche qui qualcuno aveva ipotizzato trattarsi di dichiarazioni legate al nuovo insediamento di Trump. Ma ricordiamo in ogni caso, che a suo tempo tutte le parti politiche chiamate in causa avevano detto che non c’era stata nessuna autorizzazione da parte loro di far volare dei velivoli, sperimentali o civili che fossero, e che quindi risultavano del tutto sconosciuti e andavano considerati target da abbattere. Qualche giorno fa è arrivata come promesso tra l’altro dal neopresidente rieletto Donald Trump, un chiarimento in tal senso. La sua portavoce, Karoline Leavitt, ha affermato davanti alla Nazione che quei droni erano sostanzialmente dei velivoli civili o militari che sorvolavano gli Stati Uniti sotto autorizzazione della FAA (Federal Aviation Administration). Ma non si era detto precedentemente in più occasioni che non c’era nessuna autorizzazione da parte della stessa e anche i militari e l’FBI chiamati in causa a indagare su tali sorvoli non autorizzati avevano dichiarato di non saper che pesci pigliare? E adesso? Ora viene fuori che c’era l’autorizzazione della FAA e quindi si trattava né più né meno di velivoli conosciuti.

Vorrei però far notare che la stessa FAA in quei giorni concitati aveva creato una no-fly zone per impedire ad altri velivoli di sorvolare quella parte di cielo. Ricordiamo anche che quei misteriosi oggetti (definiti droni!) hanno sorvolato più volte strutture sensibili come arsenali militari (Picatinny Arsenal, un centro militare di rilevanza nazionale) e in alcuni casi persino centrali atomiche; in alcuni casi il governo americano era stato costretto a sospendere i voli civili per evitare possibili incidenti e collisioni.

Non possiamo dimenticare anche che più volte il Pentagono tramite la sua addetta stampa Sabrina Singh aveva dichiarato che quei velivoli “non sono nostri”. La stessa affermazione era stata fatta dal consigliere per la sicurezza Kirby. È possibile quindi che tutto ciò faccia parte di un incredibile circo di bugie per alimentare incredibili tensioni e panico fra la popolazione? E se questo fosse la realtà dei fatti perché e a quale scopo? Perché alimentare timore e per quale motivo?

A dimostrazione di questa situazione agitata rea di aver creato una vera e propria psicosi, si è scritto che un numero di persone hanno iniziato a minacciare di abbattere i droni a colpi di fucile anche se le autorità locali sono state solerti nel dichiarare illegali questo genere di iniziative private.

Gli interrogativi che si possono sollevare sono molteplici.

A quanto si conosce dalla stampa USA, molti testimoni avrebbero osservato quei velivoli cambiare forma diventare da plasmoidi (privi di forma, quasi gassosi) a velivoli solidi e viceversa come se fossero in grado di mutare in base a determinate circostanze a noi sconosciute. In almeno un paio di occasioni sono stati visti addirittura immergersi nelle acque dell’Oceano. Quindi che cosa dobbiamo credere? Che fossero in corso degli esperimenti tenuti nascosti alla popolazione e alle cariche politiche?

Vorrei far notare che gli avvistamenti non sono del tutto terminati: attualmente se ne parla molto meno poiché la stampa americana è stata “invitata” a non darne troppo risalto per non alimentare il panico tra la popolazione.

Che dire quindi? Ci sono troppi “se” e troppi “ma” e la questione risulta decisamente ancora piuttosto nebulosa: stiamo assistendo ad una messa in scena veramente ridicola! Tra le altre cose si è fatto avanti un ex militare pilota di elicotteri che avrebbe preso parte ad un programma di retro ingegneria dalla tecnologia non umana: Jake Barber. Quest’ultimo avrebbe sostenuto che il volo di quegli oggetti in realtà non era approvato dalla FAA. Egli inoltre afferma che il presidente Trump nelle sue dichiarazioni tramite la sua portavoce sarebbe in buona fede poiché lo stesso Presidente sarebbe stato ingannato dai poteri forti che contano e che conoscono la realtà dei fatti.

Quindi non ci rimane che attendere ancora del tempo per capire se effettivamente sussiste la volontà di fare chiarezza su questo tema altamente preoccupante.

Mirko Pellegrin

Coordinatore Cun Triveneto

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