Fascino in miniatura

Una foresta intera, quella di Hanoki, ma in miniatura. L’arte giapponese del bonsai è antichissima e risale a diversi secoli fa e Kimura Masochism è uno dei più rispettati maestri. I suoi lavori che all’inizio della sua carriera erano visti come opere ribelli rispetto alle regole codificate per questa arte così affascinante, oggi sono molto apprezzati. E la foresta di Hanoki è proprio uno dei suoi capolavori, in equilibrio su due pezzi di ardesia stanno un cipresso Hanoki e Itogawa Shimpaku Jumiper.

I bonsai sono alberi in miniatura, mantenuti intenzionalmente nani, anche per molti anni attraverso la riduzione delle radici. Si tratta di una particolare tecnica di coltivazione che dà una direzione alla pianta durante il processo di crescita, anche con l’uso di fili metallici e altro materiale utile a mantenere piccolo l’albero, pur rispettandone l’equilibrio vegetativo e funzionale.

L’arte del bonsai è orginata da quella cinese del penzai o Pejing, modificata dai giapponesi che applicarono alle piante coltivate I canoni dell’estetica Zen. Più precisamente alle regole del Seishi, cioè all’arte di dare una forma a ciò che si coltiva, pur nel rispetto della pianta. I piccoli alberi infatti esprimono tutta l’energia della pianta cresciuta normalmente, pur nelle loro piccole dimensioni. Si parla di arte in quanto per questo tipo di coltivazioni occorrono diverse conoscenze, sia in campo botanico che in quello tecnico. Oltre alla potatura delle radici che permette di mantenere la pianta nana, bisogna procedere ai periodici rinvasi e alle potature dei rami.

E’ importante inoltre che la composizione evochi in chi la guarda una sensazione di forza e di profonda pace. Infine, è un’opera d’arte mai conclusa perchè richiede continui interventi in quanto la pianta continua a crescere e modificarsi. Un bonsai deve essere in tutto e per tutto specchio della natura e quindi avere in sè anche una certa armonia delle forme e dell’intera composizione. E se l’Ikebana che è l’arte della composizione floreale si basa su regole matematiche, il bonsai si basa su quelle botaniche e su un grande senso estetico dell’autore, oltre che sulla sua pazienza.

I maestri giapponesi hanno stabilito delle regole da seguire per le composizioni e per le singole piante e per valutare un bonsai si devono prendere in considerazione cinque punti fondamentali: l’apparato radicale ovvero le radici che devono disporsi a raggiera, il tronco che deve avere un andamento sinuoso, I rami che devono seguire una precisa direzione, le foglie che devono essere piccole e l’apice che deve mostrare vitalità in quanto è il simbolo stesso della vita. Insomma per chi volesse dedicarsi a questa affascinante arte, il primo requisito è la pazienza, ma anche chi semplicemente vorrà acquistare una pianta nana e tenerla in casa, dovrà osservare le indicazioni per evitare una crescita scorretta o la morte del bonsai.

Redazione