Quello di cui parliamo oggi è una curiositĂ che riguarda Napoleone e precisamente i suoi attributi. Molti sostengono che il suo ego fosse inversamente proporzionale al suo apparato genitale. Il suo pene è custodito in uno scrigno da Ewan Lattimer, cittadino americano residente nel New Jersey, che l’ha ricevuto in ereditĂ dal padre, un urologo che l’ha acquistato a un’asta a Parigi negli anni settanta.
Quest’ ultimo essendo docente universitario, lo aveva comprato per studiarlo sotto tutti i punti di vista. Esistono diverse teorie circa la sua evirazione. Una di queste narra che dopo la morte, il pene del condottiero fu asportato dal dottor Francesco Antommarchi, il suo medico personale sull’isola di Sant’ Elena, che ne constatò il decesso di fronte a dieci testimoni il 5 maggio 1821.
Successivamente il pene fu acquisito dall’ abate Anges Paul Vignali e rimase di proprietĂ della famiglia fino al 1924, quando fu venduto al commerciante di libri americano Abraham Rosenbach. Quest’ ultimo lo cedette tre anni dopo al Museum of French Art di New York, dove rimase fino all’ asta dove lo acquistò Lattimer. Un’altra versione afferma invece che l’evirazione fu compiuta dall’abate stesso durante il viaggio di sepoltura della salma verso Parigi, perchĂ© Napoleone aveva avuto a che ridire sulle performance sessuali del prelato. Comunque le misurazioni e lo studio del professor Lattimer su quello che con ogni probabilitĂ era il pene imperiale, ma il dubbio è lecito, hanno constatato che misurava 4,5 cm a riposo e 6,5 cm in erezione.
Sembra che l’imperatore avesse una vera e propria ossessione per il proprio attribuito, tanto da farsi raffigurate sui dipinti con evidenti pieghe sui pantaloni per evidenziarlo. Noi lo ricordiamo comunque come un grande condottiero, sui suoi attributi lasciamo il verdetto alle donne della sua vita.Â
Sonia Filippi