Pochi mesi fa quello che viene considerato il gioiello dell’architettura francese, la reggia di Versailles, dimora estiva dei regnanti francesi, è stata teatro di un incendio che con ogni probabilità è iniziato sul tetto e ha costretto ad evacuare i numerosi visitatori presenti. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente evitando così danni alla reggia che ha la capacità di sorprendere chi non la conosce a fondo.

Prima di tutto il suo sistema idraulico è piuttosto avanzato e alimenta le fontane del giardino. L’acqua proviene fin dalle origini da diverse fonti tra cui anche la Senna che attraversa Parigi e non solo. L’acqua del fiume viene convogliata attraverso chilometri di canali fin dalla realizzazione della reggia.
Ma forse in pochi sanno che il Grand Trianon, un palazzo che si trova all’interno del parco di Versailles fu costruito da Luigi XIV come rifugio per sfuggire alla rigidità imposta dalla vita di corte. La costruzione in marmo rosa presenta uno stile semplice che strizza l’occhio allo stile italiano dell’epoca.

La galleria degli specchi dove fu firmato il “Trattato di Versailles” fu progettata da Jule Hardouin-Mansart e all’inizio fu realizzata con 357 specchi che in quegli anni erano oggetti piuttosto costosi.
Un’altra curiosità che riguarda la reggia è il “piccolo appartamento della regina”, nascosto dietro alla camera ufficiale della regnante di Francia che qui poteva riposarsi e ritirarsi dagli occhi altrui.
Versailles ha anche un’orangerie, cioè un agrumeto che contiene 1.200 alberi di agrumi e ha un sistema di riscaldamento sotterraneo per la stagione invernale.

Nel 1770 fu inaugurata l’Opera di Versailles in occasione delle nozze tra Luigi XIV e Maria Antonietta. E’uno dei primi esempi di teatro all’italiana ospitati in Francia: può contenere fino a 712 persone per opere e concerti ma per i balli la sua capienza aumenta fino a 1.200 persone.
In passato nella reggia c’era anche un’area dedicata alla produzione del miele con colonie di api. Questa parte faceva parte di un progetto ecologico che voleva promuovere le biodiversità.
Luigi IX aveva l’abitudine di andare a messa ogni mattina nella Cappella Reale, tanto che la chiamarono appunto cappella palatina di San Luigi IX di Francia. La sua è un’architettura barocca che ospitava il Re alla funzione delle 10 del mattino.

Versailles ha anche diversi tunnel segreti, o almeno in passato erano tali. Si tratta di una vera e propria rete che permetteva al personale di muoversi senza essere visto. Il tutto rientrava nei canoni che volevano una certa discrezione per la vita di corte, infatti anche la famiglia reale aveva dei passaggi segreti, tra i quali c’è anche quello che collega l’appartamento della regina con quello del re, lo stesso che fu usato da Maria Antonietta per scappare dal palazzo durante la rivolta del 1789.
Ultima nota riguarda il museo storico di Versailles che si presenta come il più grande del mondo con i suoi 18mila metri quadrati di superficie. Questo perché dal 1837 Luigi Filippo ha trasformato la reggia in museo dedicato “a tutte le glorie della Francia” e ha dedicato molte sale a collezioni di arte e storia del Paese.
Redazione