Il demone guardiano

E’ con un libro d’esordio che Yuri Ortu entra a far parte della squadra di autori targati PlaceBook Publishing & Writer Agency, intitolato “Il demone guardiano”. Il giovanissimo scrittore è nato in una provincia sud della Sardegna ma vive da 6 anni a Mortara, in provincia di Pavia. Si sta specializzando nel genere Gothic-Fantasy, ma Ortu è appassionato di letteratura e filosofia fin da quando era piccolo. Ama anche altre forme d’arte, oltre alla scrittura, tra cui la musica, il disegno e la recitazione. Coltiva anche la sua passione per le arti marziali e per il gambling. Piuttosto riservato, lo abbiamo intervistato per i lettori di Kukaos.

Presentati ai lettori, chi è Yuri Ortu?

Mi chiamo Yuri Ortu, ho 24 anni e vengo dalla Sardegna. In realtà non mi va di parlare della mia identità. Non è mai stato di mio interesse il fatto di essere conosciuto. Preferisco mantenere un “velo di anonimato” se così si può dire.

Com’è nata la tua passione per la scrittura?

La mia passione per la scrittura è nata principalmente in due fasi: innanzitutto tramite la lettura, ma successivamente tramite la musica. Quando ero piccolo cantavo e scrivevo da solo i testi delle mie canzoni e sono sempre stato molto pignolo sulla qualità della mia scrittura, anche perché già da bambino andavo molto bene in italiano, a scuola, e ne sono sempre stato molto orgoglioso. Oltre ciò, ho una mente molto fantasiosa e passo molto tempo a immaginarmi storie fantastiche… Era questione di tempo che ne scrivessi una.

E per il Gothic- Fantasy?

La mia passione per il Gothic-Fantasy è molto naturale: fin da piccolo sono sempre stato affascinato da mostri, demoni, leggende e fantasmi. Crescendo mi sono appassionato di storie come “Frankenstein” e “Il Gatto Nero”, a livello di classici, ma anche di storie più moderne come per esempio la saga di “Twilight”. Penso che il Gothic-Fantasy sia più una propensione naturale che una passione per me. In effetti le mie storie preferite non hanno nulla di Gotico. La mia saga preferita in assoluto è Percy Jackson, con la quale sono cresciuto…

Come hai scelto il titolo per il tuo libro?

A dire il vero, non ricordo con quale criterio ho scelto il titolo del mio libro (Il Demone Guardiano) ma mi piaceva ed era una definizione che già davo nel testo del personaggio di “Enki” che nei confronti del protagonista non si comporta come un “angelo custode” che di norma ti protegge, ma come un vero e proprio “Demone Guardiano” che piuttosto ti mette alla prova.

Ci sono autori ai quali ti ispiri?

Le mie più grandi ispirazioni sono certamente Edgar Allan Poe, Charles Dickens, Rick Riordan e J. K. Rowling, per quanto riguarda la narrativa, ma per ciò che concerne la tecnica di scrittura i miei idoli sono Dante Alighieri e Giacomo Leopardi.

Ognuno di noi, a tuo parere, ha un destino?

Sono fermamente convinto di una cosa, per quanto riguarda il destino e vi propongo un esempio basandomi su una mia grandissima passione, ovvero il gioco d’azzardo. Sapete quante volte di seguito è possibile ottenere il nero, nella roulette? Ben ventisette volte. E non è una leggenda, è dimostrato matematicamente. Ovviamente è un fenomeno raro, che metterebbe in allarme qualunque croupier. Si penserebbe “qualcuno, qui, sta truccando il gioco!” Eppure è scientificamente possibile. Quando a una persona capita un evento sorprendente, è consuetudine affermare “Quante probabilità c’erano?! È la forza del destino!”. Ebbene, questa frase rispecchia perfettamente il mio esempio. Le probabilità…Heinstein una volta disse che per quanto ogni individuo abbia piena coscienza e facoltà delle proprie azioni, viviamo in un universo deterministico, il che è a mio parere una spiegazione razionale del concetto di destino. Per questo considero ridicoli gli “scienziati” che dichiarano che credere nel destino sia antiscientifico, poiché anche fare una dichiarazione simile senza dati o prove a proprio favore lo è! Io credo eccome nel destino, poiché penso che non ci sia nulla in cui credere. “Destino” è, a mio parere, una parolina riduttiva tesa a rappresentare la grandezza del nostro universo.

E quanto la conoscenza può aiutarci nel percorrerlo?

Credo che la conoscenza sia il primo mezzo per comprendere il proprio destino, ma credo anche che ne sia una conseguenza.

Tu sei appassionato di altri tipi di arte, come la musica, il disegno e la recitazione, ecco tra queste tue passioni dove collochi quella per la scrittura?

Credo che la scrittura si collochi al primo posto tra le mie passioni. La scrittura per me è libertà. Quando mi trovo davanti a una pagina vuota sento di essere padrone di ogni cosa. Qualunque cosa io voglia scrivere sarà bella, sarà folle e nessuno potrà fermarmi. Un libro non dev’essere razionale… Tutto ciò che non è possibile fuori dalle pagine, diventa realtà con l’inchiostro.

Come promuoverai il tuo libro?

Non intendo promuovere il mio libro. Non mi interessa diffonderlo. Per quanto sia difficile da credere, per me la scrittura è solo ed esclusivamente passione, e non sono minimamente interessato a convertirla in lavoro. Ho altri progetti per quanto riguarda la mia vita professionale, ma al di là di questo aspetto, non mi interessa che chiunque legga ciò che scrivo. Mi bastano poche persone.

A poche settimane dalla pubblicazione, hai già avuto qualche riscontro?

Sì, incredibilmente, anche a dispetto della mia risposta precedente, ho notato un buon riscontro da parte di tante persone, sia vicine che lontane. Anzi, devo dire che sono rimasto molto sorpreso nel vedere anche degli sconosciuti interessarsi al mio progetto…

Che messaggio vorresti arrivasse ai lettori?

Ciò che vorrei comunicare ai lettori con questa storia è: “seguite la vostra bussola interiore, ovunque vi porti.” Vorrei che i lettori capissero che per quanto io abbia preso spunto dalla mia storia, per creare la trama, questa non è la mia storia. È la storia di chiunque. Abbiamo tutti un demone guardiano dentro di noi. Ascoltatelo, lasciate che vi metta alla prova e non abbiate paura di seguirlo. D’altra parte questo non lo dico io… Millenni fa, lo disse anche un grand uomo chiamato Socrate.

Ci sarà un seguito a questa storia?

Ovviamente sì, ma non svelo niente. Per quello bisognerà attendere!

Bianca Folino