Torna Luisa Golo, scrittrice generosa con una nuova storia della collana “La ragazza che scriveva romanzi d’amore”: “Il mio migliore amico” edito da Placebook Publishing & Writer Agency. Golo è conosciuta ai lettori di Kukaos per le sue storie di angeli e demoni, di fate e amori, sì perché da un inizio fantasy la scrittrice che vive e lavora in provincia di Verona, è passata all’amore e come una moderna Liala ce lo racconta nelle sue infinite sfumature. Ma non solo, la scrittrice è impegnata nel sociale e il suo ultimo libro “Cicatrici” ha finanziato un’associazione che si occupa di violenza di genere. Questa volta la Florida sarà la cornice di una storia intrigante dove una giovane ereditiera costretta a vivere di espedienti perché i genitori hanno dilapidato il patrimonio con investimenti sbagliati. A Liz, la protagonista non rimarrà niente altro che il college finanziato dal nonno e il suo migliore amico, Mec. Abbiamo fatto una breve chiacchierata con Luisa Golo e la proponiamo ai nostri lettori.
Questo libro rientra nella collana “la ragazza che scriveva romanzi d’amore”, come hai scelto il titolo della collana?
Il primo libro doveva avere in effetti questo titolo. Tutto doveva iniziare e finire con una storia d’amore raccontata da Emma, La ragazza che scriveva romanzi d’amore. La cosa mi ha preso la mano. Emma aveva veramente molte cose da raccontare, così abbiamo dato ad ogni libro un titolo: Sarah, Cicatrici, Emma e l’ultimo nato, Il mio migliore amico e la collana si è presa l’onore e l’onere dell’originale. Il merito non è totalmente mio. Claudia Filippini, la mia editor, è la colpevole principale di questo progetto. Se non riuscirete a smettere di leggere le storie che scrive Emma, sapete a chi rivolgervi.
Hai introdotto la tua storia con un aforisma di Bukowski, ci spieghi perché?
Anche questa volta mi vedo costretta a condividere tale scelta. L’idea di rubare frasi al grande Bukowsky è dovuta ad un grande scrittore, Guido Cornia, che non so come e nemmeno perché ha trovato fra le mie righe tracce che glielo ricordavano. Forse il modo diretto e a volte crudo con cui scrivo, imposto i dialoghi dei miei figli d’inchiostro o forse le pennellate di leggero erotismo con cui coloro le pagine. Odio doverlo ammettere ma conoscevo poco questo scrittore. Mio malgrado mi sono vista costretta ad andarlo a trovare tra le pagine che ha scritto. Non so se quanto ha visto Guido sia vero, sta di fatto che molte sue frasi le ho fatte mie più di quanto avrei mai creduto.
E’ più importante l’amore o l’amicizia per te?
Vorrei dire l’amicizia perché l’amico, quello vero, non tradisce mai, perdona, ti cerca per spiegarsi. Non lo dirò perché ho smesso di crederci molto tempo fa. Ho una persona che chiamo amica è merita questo titolo da sempre ma l’amicizia a volte è un sentimento scomodo, ti costringe ad essere bugiarda, a fingere. L’amicizia fra un uomo e una donna? Certo, può essere, un maschio è l’amico migliore del mondo ma sono convinta che prima o poi l’amicizia evolve, magari per errore o forse da parte di uno soltanto e allora fa male. Tanto.
L’amore invece ne vale sempre la pena. Sempre.
Perché i lettori dovrebbero comprare il tuo libro?
Dunque, i miei lettori affezionati dovranno per forza comprarlo perché Emma ha una risposta molto importante da dare a Lorenzo, il protagonista in assoluto di tutti i tre i primi libri della collana e tale risposta la troveranno solo nel quarto libro, appunto Il mio migliore amico. Chi invece non ha ancora letto ciò che Emma racconta, e mi dispiace per loro, avranno tra le mani una bellissima storia d’amore e d’amicizia, con quel po’ di erotismo che non guasta, perché come ha detto una mia lettrice: Leggere ciò che scrivi mi ha fatto riaprire il cassetto dei ricordi e ho ritrovato il mio primo bacio, i balli in discoteca, la prima sigaretta. Non li avevo dimenticati, erano proprio lì ed è stato bellissimo ritrovarli.
Tu hai una bella rosa di lettori, ti senti soddisfatta del tuo lavoro di scrittrice?
Moltissimo. Non sai quanto sia riconoscente a Fabio Pedrazzi e a Claudia Filippini per aver creduto in me, in ciò che scrivo. Mi hanno permesso di esprimermi senza pormi ostacoli. Ho avuto il privilegio, nonostante il brutto periodo che stiamo attraversando, di fare presentazioni, incontrare persone, farmi conoscere. Con Cicatrici, il secondo libro della collana, del quale ho devoluto le mie royalty al Centro antiviolenza di Legnago (VR), ho potuto davvero toccare il cuore di tanta gente. È stato bellissimo.
Come concili la scrittura con la tua professione?
Non è facile ma nemmeno impossibile. Le mie clienti sono le prime sostenitrici di Emma, la racconta storie. A volte, mentre lavoro, loro parlano dei miei personaggi come se li conoscessero, danno pareri, immaginano futuri, si contrastano addirittura se pensano che l’una o l’altra abbia preferenze diverse. È bellissimo.
E con gli impegni familiari?
Io, come sapete, ho una famiglia importante, marito, tre figli, cane, gatti, addirittura un acquario. Gli impegni familiari sono tanti. Non ho mai anteposto la scrittura a loro e questo lo sanno. Ho sempre cercato di ricavare piccoli spazi senza stravolgere la routine giornaliera. In questo sono aiutata da mio marito. Però devo anche ammettere che sono orgogliosi dei traguardi che ho raggiunto. Mi piace vedere gli occhi di mia madre illuminarsi quando le mostro in anteprima le meravigliose copertine che Fabio crea per i miei libri.
Ci sarà un seguito a questo libro?
Ti direi di no ma sono convinta che sarebbe una bugia.
Bianca Folino