Il tarlo

Si intitola “Il tarlo” il nuovo libro di Nicolò Jacopo Composto, giovane scrittore alla sua seconda esperienza dopo, “La forza di ricominciare”, targata Placebook Publishing & Writer Agency. Nicolò mette al centro dei suoi scritti un’indagine tutta umana incentrata sulle dinamiche delle relazioni interpersonali a cui dà molto valore. Con lui abbiamo fatto una piacevole chiacchierata che proponiamo ai lettori di Kukaos.

Perché hai sentito l’esigenza di scrivere la continuazione del tuo primo libro?

Il primo libro poteva essere anche conclusivo… in fondo ha un finale “chiuso” ma sentivo l’esigenza di continuare con il racconto… descrivere altre paturnie che possono affliggere il genere umano… dopo l’ossessione, il tarlo.

È stato più facile scrivere questo secondo per te?

Decisamente sì… è come se Il Tarlo fosse sempre stato impresso nella mia mente… ho solo articolato il racconto, unendo passato e presente ed è proprio dai ricordi dei vari personaggi che si capisce dove nasce il loro turbamento.

Come hai scelto il titolo?

Il Tarlo… devo dire grazie a Claudia e Fabio… in origine era un gioco di parole tra tarlo e sospetto ma credo che così sia molto meglio in quanto apre la porta a molteplici tarli che possono attanagliare la nostra mente… mi piace molto questo titolo: breve, incisivo senza precludere un concetto preciso.

Cosa vuol dire per te conoscere qualcuno?

Per me significa relazionarsi… condividere esperienze, valori, cultura… ti accompagna in un percorso… è un po’ come conoscere una città nuova… ne impari tutti i segreti e ne resti ammaliato.

E quanto è importante in un rapporto la fiducia?

La fiducia è alla base di tutto… senza fiducia un rapporto non può sussistere…. quando questa viene meno entra in gioco il tarlo ed è lo stesso che è successo ai personaggi del mio libro… nel corso dei capitoli si assiste al crollo totale della fiducia e la perdita del rapporto con le relative conseguenze.

Il tradimento che significato ha per te?

Il tradimento… ha un sapore amaro che ci lascia basiti e ci fa chiudere a riccio… bisognerebbe perdonare ma non sempre è facile… quando qualcuno mina la nostra fiducia, tradisce i nostri sentimenti, si entra in un meccanismo difficile da uscirne… personalmente faccio fatica ad accettare il tradimento perché vuol dire che qualcosa nel rapporto (amoroso e amicale) non ha funzionato… vorrei poterti dire che ci passo sopra ma non è così… almeno per il momento.

Qual è l’origine del sospetto a tuo giudizio?

Quando viene meno la fiducia, il sospetto prende piede… si insinua nella nostra vita e condiziona la nostra mente… perdiamo lucidità e ogni azione diventa ambigua quasi pericolosa… quando siamo sospettosi si perde di vista la realtà e rischiamo di minare il rapporto con le persone che amiamo.

Tu credi che si possa avere il controllo della propria vita?

Avere il controllo della propria vita è importante ma siamo esseri umani con i nostri pregi e difetti quindi a mio giudizio è difficile riuscire ad avere un totale e pieno controllo… si cerca di tenere salde le redini della nostra esistenza ma alla fine siamo in balia degli eventi… tutto diventa imprevedibile e da una parte non è male… altrimenti rischiamo di cadere nel monotono senza possibilità di cambiamento ed è triste.

E si può in un certo senso rinascere?

Quando cadiamo e ci facciamo male si ricomincia da capo e in qualche modo si rinasce… bisogna liberare la mente e seguire una nuova linea di pensiero che ci fa stare bene… è il bello dell’essere umano, non siamo macchine… viviamo di emozioni, sentimenti ed è questo che ci rende unici.

Ci sarà un seguito a questa storia?

Ho un progetto abbastanza ambizioso (almeno per me)… soprattutto perché sarà la mia prima volta… dal thriller al giallo il passo è breve o almeno speriamo sia così! In cantiere c’è anche il terzo ed ultimo capitolo della saga incominciata con La Forza di Ricominciare e prevedo che sarà più cupo dei precedenti… eventuali storie rimaste “aperte” troveranno un finale che non deve essere per forza lieto… i miei personaggi vivono in un mondo reale dove il lieto fine è solo nelle favole.

Bianca Folino