Dopo âSulla scia dellâinvisibileâ pubblicato nel 2023 da PlaceBook Publishing & Writer Agency, è ora la volta di âIl viale delle Bouganvilleâ. Torna Maria Fattore, classe 1980, nata a Pozzuoli in provincia di Napoli dove ha frequentato la facoltĂ di Scienze dellâEducazione. Fattore ama molto i paesaggi della sua terra ed è unâaccanita lettrice. Eâ stata proprio la sua grande passione per la lettura che le ha fatto sviluppare uno stile letterario personale. Lâabbiamo intervistata per i lettori di Kukaos.
Come hai scelto il titolo del libro?
Nella storia che racconto nel libro, la protagonista, giunta a Positano, si inoltra nel cuore del paese percorrendo proprio un viale di bouganville, che, metaforicamente, nel corso della vicenda, rappresenterĂ il passaggio dal prima al dopo. Attraversare quel viale sarĂ per lei un andare incontro al futuro, facendo pace col suo passato.

Il paesaggio di fondo è quello dove vivi, ce lo racconti?
Il paesaggio è quello di Positano, un posto incantevole, di cui ci si innamora a prima vista. Io però vivo a Pozzuoli, una cittĂ altrettanto suggestiva e dalle mille sfaccettature. Indubbiamente i due paesi sono accomunati dalla presenza del mare, che è un elemento ricorrente nelle storie che scrivo, perchĂŠ il mare in qualche modo ti parla, ha una sua poesia, una sua magia ed è per me fonte dâispirazione.
Lo ami al punto di ambientare sempre qui le tue storie?
Amo il mio paese, nella totalitĂ dei suoi pregi e difetti, ma non ambiento tutte le mie storie nella cittĂ in cui vivo.
Il mio primo libro, âIl rumore della pioggiaâ è ambientato in America; il secondo, âSulla scia dellâinvisibileâ a Pozzuoli; questâultimo a Positano.
Sicuramente col tempo ho compreso che scrivere di luoghi che si conoscono rende la narrazione piÚ concreta e piÚ ricca di particolari, ma è bello anche far galoppare la fantasia e immaginarsi in posti in cui non si è mai stati.

Cosa ha ispirato questa storia?
Questa storia si basa fondamentalmente su un senso di rivincita, di riscatto personale. à come dire al tempo: Tu corri veloce, ma non può essere mai troppo tardi!
Bisogna sempre darsi la possibilitĂ di prendersi la propria finestra sul tempo.
Ci sono scrittori ai quali ti rifai solitamente?
Di scrittori che ammiro e di cui sono unâaccanita lettrice ce ne sono tanti, ma la mia scrittura è qualcosa di strettamente personale. Non mi rifaccio a nessuno in particolare. Forse aver letto tanto mi aiuta a impostare un poâ lâimpalcatura delle storie, ma ciò che ne viene fuori è qualcosa di libero, di spontaneo. Sono solo i miei pensieri che prendono forma.
Alla fine scrivere è come un marchio: ognuno ha il proprio.
Dove trai ispirazione per creare i personaggi?
Per i miei personaggi traggo spesso punto dalle persone che conosco, dalla gente comune, da chi incontro quotidianamente, ma anche dagli sconosciuti in fila alla posta o al supermercato. Fondamentalmente però i personaggi delle mie storie si costruiscono in un certo senso da soli, prendono vita man mano che narro le loro vicende. Allâinizio ho solo unâidea generale, unâispirazione che mi spinge a dare il via a un racconto; poi il tutto si delinea strada facendo, personaggi compresi.
A un certo punto mi ritrovo a essere in parte autrice, in parte spettatrice.
E quanto câè di autobiografico nelle tue storie?
Io credo che in qualunque storia, vera o inventata che sia, uno scrittore finisce immancabilmente per metterci sempre qualcosa di suo, in modo velato o esplicito.
âIl viale delle bouganvilleâ è una storia di fantasia, ma alcuni aspetti della vita della protagonista sono autobiografici. In questo libro ho avvertito il bisogno di trasporre in un racconto fittizio una parte della mia vita reale, di incanalare alcuni eventi del mio passato, senza espormi in prima persona, come in una sorta di catarsi.

Come promuoverai il tuo libro?
Certamente non è facile per uno scrittore emergente farsi conoscere. Nel mio piccolo proverò a divulgare il mio libro mediante i social media, che oggi rappresentano i canali piĂš potenti in termini di pubblicitĂ , sapendo inoltre di poter contare sul passaparola di amici e conoscenti e sulla possibilitĂ di essere nuovamente intervistata da un ente televisivo locale che va in onda sul digitale terrestre e su un canale youtube, al quale mi sono giĂ rivolta per la promozione del mio precedente libro âSulla scia dellâinvisibileâ.
Stai giĂ scrivendo qualcosa di nuovo?
Al momento non sto ancora scrivendo niente di nuovo, ma ho giĂ parecchie idee che mi frullano in testa, che fremono per venir fuori e riempire il foglio bianco.
Câè qualche sogno relativo alla scrittura che vorresti realizzare?
Di natura sono una persona molto realistica, che si fa poche illusioni e che resta ben ancorata coi piedi per terra, ma è chiaro che, avendo la passione della scrittura, il mio sogno sarebbe quello di raggiungere il maggior numero di persone possibili.
Che i propri libri possano piacere o meno, nel momento in cui si sceglie di rendere pubbliche le storie che si scrivono, ci si apre a una sorta di condivisione con gli altri. E, quanto piÚ ampia può diventare questa condivisione, tanto piÚ ci si arricchisce in termini umani.
Alla fine se il mio libro arriverĂ al cuore anche di una sola persona ne sarĂ valsa comunque la pena.
Bianca Folino