La banda di via Bersaglio

Vuole essere una scrittrice di temi sociali e con questo suo primo libro sembra aver centrato l’obiettivo. Assunta Longobardi entra a far parte della famiglia della Placebook Publishing & Writer Agency con il suo “La banda di via Bersaglio”. Assunta Longobardi, classe 1958, da sempre è appassionata d’arte e di oggetti che lei stessa crea con materiali di riciclo. Da Castellammare di Stabia, dove è nata, è andata a vivere in Alto Adige dove ha scritto questa storia di bande giovanili, parlando in particolare di Merano e ispirandosi a fatti realmente accaduti in quella città. L’abbiamo intervistata per i lettori di Kukaos.

Raccontaci qualcosa di te, chi è Assunta Longobardi?

Sono Assunta nata a Castellammare di Stabia una città ricca di storia, di acque minerali ( ben 28),tanti scrittori e poeti ma sorella sfigata di Sorrento e Pompei.

Il mio amore per l’arte credo sia venuto in modo naturale in questo contesto.

Tu hai molti interessi e gestisci una pagina social, “vita da gnomi”, perchè hai deciso di aprirla?

Già da piccola amavo costruire bambole fatte di stracci e mi divertivo a costruire gioielli di carta, mio padre era un creativo e devo a lui questa passione. Col tempo ho affinato le varie tecniche, usato spesso materiali di riciclo (perchè penso che tutti hanno bisogno di un’altra possibilità.

Ho aperto la pagina Fb “Vita da Gnomi” per fare conoscere I miei lavori. Partecipo anche ad alcuni mercatini amo il contatto diretto con le persone.

Com’è nata la tua passione per la scrittura?

La passione per la scrittura nasce dal bisogno di esprimere i miei sentimenti, non sono una scrittrice d’amore anche se ovviamente non disdegno chi ne scrive, preferisco essere scrittrice del sociale.

Come hai scelto il titolo del tuo libro?

Il romanzo si riferisce ad alcuni fatti reali che mi sono stati raccontati e la strada esiste per davvero a Merano, si chiama via del Bersaglio.

Questa è la tua prima esperienza editoriale, ce la racconti?

Avevo scritto questo romanzo e non sapevo a chi affidarmi per pubblicarlo, ho chiesto ad un mio amico e mi ha indirizzata. Ho il difetto di essere ipercritica nei miei riguardi forse avrei fatto con questo come ho fatto con gli altri: tenerli in custodia nel cassetto, sono felice di averlo proposto.

E perchè hai scelto di parlare di bande giovanili?

Ho scelto di parlare di bande giovanili perchè sempre attuali e in varie evoluzioni, la mia banda ha tutte le caratteristiche delle bande di “scugnizzi” e poichè ne ho dimestichezza non mi è stato difficile.

C’è un messaggio preciso dietro alla tua storia?

Si. In primo luogo dimostrare che le differenze territoriali sono relative, una stabiese che scrive dell’Alto Adige è anche un po’ bizzarro, poi volevo parlare di prostituzione, il comune sentire maschile pensa che quella sia una scelta, una risposta a chi ipocritamente invoca la riapertura delle case chiuse, come modello di economia. Sembrerà una coincidenza ma io sono nata il 20 settembre del 1958 il giorno in cui entrava in vigore la legge Merlin, il mio romanzo inizia nel 1957.

Vorresti che fossero i giovani a leggere il tuo libro?

Il mio obiettivo primario sono i giovani che penso abbiano poca conoscenza di quel periodo storico.

Ci sarà un seguito a questa storia?

Si, sto iniziando a scrivere la seconda parte

Hai qualche altro libro da tirare fuori dal cassetto?

Ho altri racconti e tante poesie

Bianca Folino