La donna più bella del mondo: Lina Cavalieri

D’Annunzio la definì “La massima testimonianza di Venere sulla terra”. Lina Cavalieri nacque il giorno di Natale del 1874 a Onano in provincia di Viterbo in una famiglia modesta. Il suo nome esatto era Natalina, ma tutti la chiamavano Lina. Fin da giovanissima dimostrò di avere spiccate doti canore e la madre le fece prendere lezioni di canto da un maestro di musica loro vicino di casa, che lo fece a titolo gratuito. L’uomo però approfittò della ragazza, seducendola, finché non rimase incinta del figlio Alessandro che volle allevare da sola. A 15 anni debutterà a teatro a Roma incantando la platea ma soprattutto gli uomini con la bellissima voce, la grazia e la bellezza.

La sua carriera si svolse tra Roma e Napoli, finendo per approdare alle Folies Bergeres, a Parigi, diventando uno dei simboli più noti della Belle Epoque. Raggiunta una certa popolarità dal 1900 in poi si dedicherà soltanto alla lirica affiancando grandi tenori dell’epoca Caruso e Tamagno.

Arrivò perfino al Metropolitan di New York raggiungendo livelli di fama e popolarità inimmaginabili. Era un sogno per gli uomini e un mito per le donne. Nel 1914 abbandonò il canto per dedicarsi al cinema ma nel 1921 si ritirò definitivamente dalle scene. Questo a ogni modo non la fermò, a Parigi aprì un salone di bellezza e divenne testimonial della Palmolive.

La sua fama non era dovuta solamente alla sua bravura ma anche alla vita personale. Definita la donna più bella del mondo ebbe un incalcolabile numero di proposte di matrimonio e si sposò diverse volte. La prima a 25 anni, con un principe russo che però lasciò presto perché troppo geloso, egli per il dispiacere iniziò a bere e morì alcolizzato molto giovane. Dopo sette anni scelse un ricco americano, ma nemmeno questo matrimonio durò a lungo. Nel 1914 sposò un collega francese, Lucien Muratore da cui divorziò nel 1927 per accompagnarsi in matrimonio con Giovanni Campari ereditiere dell’omonimo marchio di bevande.

Lina morì sotto i bombardamenti degli americani nel 1944 a Firenze dopo essersi ritirata definitivamente a vita privata. Memore della sua gioventù povera, nel suo testamento lasciò centomila lire, cifra assai ragguardevole per quel tempo, all’ Accademia di Santa Cecilia come borsa di studio a favore di ragazze senza mezzi che avessero voluto dedicare la vita alla musica. Una piccola curiosità: si dice che le donne nate il giorno di Natale siano delle streghe e in realtà Lina lo fu, stregando con la sua bellezza e il suo fascino tutte le persone che si accostavano a lei. Uomini e donne. 

Sonia Filippi