La leggerezza del non avere

Arrivano giorni in cui senti di NON essere. O meglio, ti accorgi che se non dimostri non sei.
Dimostrare di avere un conto in banca, di avere denaro, di avere un diploma, di avere un’automobile… dimostrare che è tua, dimostrare che hai una posizione sociale, dimostrare che sei vivo.


Si passa la vita a dimostrare di avere.
A pochi importa chi sei.
A molti interessa ciò che hai.
Bene. Sì bene, perchĂ© sarĂ  solo saturando il mondo dell’avere che potrĂ  nascere la societĂ  dell’essere.
E nella societĂ  dell’essere la politica, il potere, il denaro e tutto ciò oggi che sembra inderogabile, ciò che oggi è un dogma, tutto questo diventerĂ  solo spazzatura.
L’avere ha la morte nel cuore.
Non sto dicendo che denaro e una comoda vita siano da evitare, assolutamente no.
Quello che deve radicalmente cambiare è l’uso che se ne fa.
Lo Zen dice: non ho niente, ho tutto.
Parole, mi sento rispondere, ma in pratica se non hai non vivi.
Vero.
Nella societĂ  dell’avere ciò è assolutamente vero.

Io però non ci sto. Mi ribello a questo assunto, mi voglio ribellare, non voglio credere che questa sia l’essenza della vita dell’uomo.
Viviamo costantemente nell’inganno. Ingannati dalle religioni, dal credo politico, dai nostri rappresentanti nelle istituzioni. Ingannati dalla feccia pubblicitaria, ingannati dalla scuola. Ingannati dal cretino di turno che gioca a carta vince carta perde con una gallina.
Per cena, oggi, proprio oggi, ho sentito il sapore antico di una verza. Una verza coltivata con amore, nel giardino di grande uomo, di un uomo normale, di un uomo.
Questa sera, sentendo quel sapore povero ma dignitosamente vero, mi sono reso conto di quanto siano vere le parole dello Zen.
Non ho niente, ho tutto.


Che cosa importa la quantitĂ  di denaro che posso avere, quando mangio pomodori che sanno di plastica e mele che sanno di fiele.
Ora io vi dico: la Via del Bushido è una Via difficile, impossibile da percorrere nel mondo dell’avere. Solo gli animi puri possono capirla, viverla, amarla.
Solo animi puri possono percorrerla. Chiunque altro ne verrebbe travolto.
La Via dello Zen ti metterà di fronte a ciò che più fa paura: te stesso.
E molte volte ciò che vediamo non ci piace affatto.

Antar Nidad