E’ giovanissima ma ha al suo attivo già due romanzi targati Placebook Publishing & Writer Agency, “La stessa mela” e “L’ultimo morso”. Nicole Vetica è nata a Sezze, in provincia di Latina nel 1995, mamma a soli 20 anni ha svolto diversi lavori ma fin da bambina ha coltivato la passione per la scrittura. A soli 14 anni ha scritto infatti una fiaba fantasy che non ha avuto il coraggio di pubblicare ma che non è detto che non vedrà la luce prossimamente. Il suo maggiore sogno è quello di diventare scrittrice e noi l’abbiamo intervistata per i lettori di Kukaos.
Com’è nata la tua passione per la scrittura?
Ho sempre avuto la passione per la scrittura, sin da quando ero bambina. Mi piaceva sognare sulle storie che inventavo. Crescendo questa passione è diventata sempre più forte, quasi come un bisogno; se non scrivo è come se sentissi un forte senso di vuoto, come un’astinenza e più il tempo passa, più questo bisogno diventa sempre più grande.
A quali scrittori ti ispiri?
Se devo essere sincera non ho uno scrittore preferito, tanto meno uno su cui ispirarmi, preferisco seguire il mio stile, che possa essere giusto o sbagliato e che possa piacere oppure no. Detto questo ammetto di amare gli scrittori emergenti.
Perché hai scelto il genere Thriller?
A dire la verità non ho proprio scelto di scrivere un thriller e tanto meno mi soffermo sempre sullo stesso genere, tutto dipende dallo stato d’animo che mi avvolge in quel momento, potrei passare da un romance a un horror, non fa differenza. Ho iniziato a scrivere la mia dilogia in un momento in cui avevo bisogno di esprimere -tramite le parole- ciò che si prova quando si vivono determinate situazioni; le stesse che vive la protagonista nel primo volume. Questa storia ha avuto più stesure prima della pubblicazione, non sapevo nemmeno che sarebbe stato classificato come tale, ho scritto e basta. Era come se i miei personaggi prendessero vita, come se facessero tutto da soli arrivando a “creare” quel mondo che vivevo nella mia mente, facendolo diventare in qualche modo una realtà.
Quale messaggio vorresti arrivasse ai lettori con I tuoi libri?
Con questa storia vorrei far capire il pericolo che si nasconde dietro il mondo in cui viviamo; che sia sesso, che sia alcol e droga, che sia internet o addirittura amore.
La protagonista del tuo primo libro è una solitaria, cos’è per te la solitudine?
La solitudine si può vivere sotto diversi aspetti: puoi sentirti vuota o libera.
Puoi passare i tuoi giorni in solitudine leggendo un libro o bevendo una tisana calda. Puoi dormire senza nessuno accanto che ti abbracci, cenare mentre guardi un film, ascoltare musica… e osservare ciò che ti circonda sentendoti vuota perché non hai nessuno da abbracciare, nessuno con cui confidarti, nessuno con cui vivere se non te stessa e basta. O puoi -tramite tutto ciò- assaporare il gusto della libertà; vivere facendo ciò che più ami senza dover rendere conto a nessuno.
Quanto è importante l’amore?
Molto. L’amore ha mille sfaccettature ed è grazie a questo sentimento che ci sentiamo vivi. Non pensiamo all’amore solamente come l’infatuazione tra due persone, amore è anche l’affetto che si nutre per la famiglia, per gli amici, per sé stessi.
Una persona che non prova amore è morta già da tempo senza nemmeno accorgersene.
E il desiderio?
Il desiderio è importante, ma non ai livelli dell’amore. A differenza di quest’ultimo ti rende felice nell’attimo in cui ottieni ciò che brami e puoi gustare quel momento fino a sentirti appagato, ma poi finisce. L’amore, invece, ti rende felice sempre.
Quali sono le tentazioni alle quali siamo sottoposti?
Sarebbe scontato dire che siamo tentati dal desiderio carnale, ma non c’è una risposta giusta a questa domanda, siamo tutti diversi e nelle nostre diversità siamo sottoposti a tentazioni differenti.
Però… posso dire per certo che ogni tentazione è legata a ciò che più desideriamo.
E che significato ha il peccato?
Per me il peccato è la consapevolezza di aver fatto qualcosa di moralmente sbagliato, ma non pentirsene ed esserne addirittura soddisfatti.
Progetti futuri?
Spero di poter trovare un lavoro che mi piaccia, anche se è difficile. Un lavoro che possa darmi la possibilità di investire sul mio sogno e diventare una scrittrice a tutti gli effetti.
Bianca Folino