L’Algoritmo di Tony Pendove

Si intitola “L’Algoritmo” il nuovo romanzo di Antonio Colombo con il quale entra a far parte della squadra di autori della PlaceBook Publishing & Writer Agency. Dopo un inizio poetico, Colombo da oltre dieci anni scrive in prosa, prediligendo la narrativa ai versi. Il suo stile cerca di abbinare il genere fantasy a riflessioni di tipo esistenziale e come lui stesso dice, scrivere è per lui un piacere fisico che inizia nel momento in cui si siede di fronte ad una tastiera. E questa volta ha scelto di vestire i panni di una donna. Proponiamo ai lettori una breve chiacchierata con lui.

Questa non è il tua prima esperienza editoriale, come sei arrivato alla Placebook?

Alcuni dei miei romanzi sono stati auto-pubblicati, altri invece pubblicati con contributo economico. Ho inviato quest’ultimo a più editori ricevendo risposte nulle o le solite risposte “Lei scrive molto bene… per coprire i costi di pubblicazione è però necessario un contributo economico…”. Sbirciando in Internet ho incontrato la Placebook a cui l’ho proposto, la casa editrice l’ha valutato positivamente e mi ha risposto che l’avrebbe pubblicato senza nessun contributo economico; una gran bella sorpresa.

E come è andata, ce lo racconti?

Benissimo, Fabio e Claudia sono degli ottimi professionisti che mi hanno seguito in ogni passo della pubblicazione dandomi consigli e spunti di miglioramento. Sono molto soddisfatto dell’editing, della copertina e del risultato finale.

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Presentati ai lettori chi è Antonio Colombo?

Sono un riflessivo a cui piace approfondire le tematiche e sono anche un eclettico con molti interessi: da sempre sono interessato alla tecnologia, sono un audiofilo con propensione per la buona musica rock, coltivo una vigna producendo vino biologico e scrivo romanzi da oltre una decina d’anni.Ho iniziato come compositore di poesie, sono poi passato ai romanzi fantasy che arrichisco con riflessioni sul nostro esistere nel cammino del tempo. Mi piace scrivere storie dentro ad altre storie creando eventi inaspettati e personaggi polivalenti ambientati in un prossimo futuro che forse è già realtà. Per me la scrittura è un piacere fisico e la creatività nasce quando mi siedo a osservare il mondo guardando dalla parte opposta di dove tutti guardano per pormi domande che hanno difficili risposte. E’ così che le mie mani si muovono sulla tastiera e la trama del racconto incontra l’ordito del mondo.

Dalla poesia alla prosa, com’è stato questo passaggio?

Facile e naturale, le poesie sono sintesi e i racconti che scrivo sono disegni abbozzati e intrisi di colpi di scena che cambiano le modalità di lettura del contesto costringendo il lettore a rivedere i suoi assunti e, con essi, l’interpretazione del vissuto e la visione del domani.

Nelle mie trame inserisco sfaccettature che rivelano sensi e significati celati nel racconto.

Come hai scelto il titolo del tuo romanzo?

Toni è un nome associabile sia al genere maschile che a quello femminile, è nata a Milano e ha un cognome che indica una provenienza straniera; è una donna coraggiosa che si pente del suo passato e agisce per redimersi, lo farà seguendo una sequenza di istruzioni, un algoritmo appunto.

E come è stato mettersi nei panni di una donna, la protagonista?

Pensare al femminile, per un uomo, significa ascoltare intimamente la propria pars femminile, cosa non sempre facile e naturale, mi sono divertito nel mettermi dei panni di una donna, pensando e agendo al femminile. Confrontarmi col pensiero femminile, la sua complessità e la sua complicità stuzzicando il lettore nell’osservare al di là della forma, oltre il pensiero comune è stata una gran bella sfida.

La società di oggi è complessa a tuo giudizio?

E’ complessa e complicata perché in alcuni ambiti non esistono chiare regole, ad esempio i sistemi di Intelligenza Artificiale, le cui regole sono dominio di pochi gruppi/organizzazioni, possono diventare strumenti di controllo alimentando tensioni negative o distopiche. I social, se usati senza cognizione e in modo compulsivo, sono strumenti di distrazione di massa in grado di distogliere l’attenzione dai veri problemi creando mondi in cui finzione e realtà si mescolano pericolosamente.

Viviamo immersi in un’informazione pervasiva che mescola il vero e il falso fino a farli diventare un’unica entità difficile da discernere.

E come fare per sopravvivere?

Quel che oggi manca sono le utopie, un immaginario collettivo differente per evitare di affidarsi al prossimo oracolo che arriverà.Non ci sono conquiste che durano per sempre, tocca a noi difenderle ogni giorno informandoci e prendendo posizione; sta a noi decidere quale sarà il nostro futuro evitando che qualcun altro lo faccia per noi, è un impegno morale che dobbiamo assumere per i nostri figli e nipoti perché le cose che accadono oggi hanno ripercussioni sul domani.

E nella copertina c’è qualche significato nascosto?

È l’immagine di un individuo con un orologio al polso che guida una autovettura con guida a dx. Chi sarà e dove starà andando? È un’immagine che si presta a molte interpretazioni, ma quella più plausibile si svelerà solo al lettore attento una volta terminato il racconto.

A che platea è rivolto il tuo romanzo?

Non è un racconto da leggere sotto l’ombrellone, è una storia per persone consapevoli che cercano di dare un senso compiuto a questi tempi di incertezza per molti e di privilegi per pochi.

Del resto un romanzo che inizia riportando Guy Fawkes…

Che messaggio vorresti arrivasse ai lettori?

Più di uno.

Non è la tecnologia che ci salverà, ma la nostra umanità e la nostra spiritualità.

Ci siamo arricchiti a scapito di altri a cui abbiamo rubato un futuro differente.

Tutto è basato sul potere del denaro, ma il denaro non porta felicità se non diventa ricchezza per tutti. Abbiamo perso il senso del dono e del dare senza nessun ritorno. La sensibilità e la forza delle donne possono disegnare un futuro diverso.

Sogni da tirare fuori dal cassetto?

Sto terminando il mio prossimo romanzo e abbozzandone un altro e come tutti gli scrittori scrivo per essere letto quindi il mio sogno è quello di essere letto da molti.

Bianca Folino