Sento spesso parlare di equilibrio, mentale, fisico e spirituale.
Ma cos’è l’equilibrio?
Molti confondono l’equilibrio con la staticità. Essere equilibrati non significa stare fermi, o piantati per terra. Questo può valere per l’equilibrio fisico, forse.
L’equilibrio è movimento.
L’equilibrio è dinamico, non statico. Solo muovendoti puoi mantenere il tuo equilibrio.
La mente tenderà sempre a tenerti fermo, facendoti credere che ciò è equilibrio. Nulla di più falso. La mente non vuole che tu ti muova, perché comporterebbe mettere in gioco la mente stessa.
A quel punto, scattano i meccanismi perversi del pensare. Una mente che si definisce equilibrata, ragiona per schemi, per luoghi comuni e per ideologie.

“Io credo in questa religione, o in questa idea politica, o in questa etica, quindi, non cambiando idea sono equilibrato”.
La religione, la politica e l’etica sono il risultato del luogo, della società e dei costumi tradizionali, di dove sei nato. Non appartengono a te. Sono eredità che ti vengono imposte alla nascita.
Capire ciò, è essere equilibrati.
Sono prodotti della mente, e la mente contiene ciò che ti arriva dall’esterno.
Tu sei altra cosa.
Quello in cui credi ora, può essere sbagliato in un contesto diverso.
Muovi spesso il tuo pensare. Continua a roteare, come un Sufi, quello è equilibrio.
Quando avrai confuso talmente tanto i tuoi dogmi, e il tuo credere, tanto da sentirti disorientato, allora sarai in equilibrio.

Ciò che, osservando una foresta, chiamiamo “caos”, è solamente un equilibrio naturale. Ma abituati come siamo a voler controllare ogni cosa, non ci accorgiamo che è solamente un ordine diverso da ciò che noi chiamiamo ordine o equilibrio. E una foresta non si pone il problema di stare in equilibrio. Essa è equilibrio.
Antar Ninad