L’uomo è da più tempo In Europa di quanto si pensasse. Recentemente in Francia alcuni archeologi hanno scoperto il più antico insediamento di Homo sapiens in Europa, grazie al ritrovamento di un teschio e alle analisi effettuate su di esso si è scoperto che la presenza dell’uomo moderno va retrodata di 10mila anni.
I resti che risalgono a 54mila anni fa, sono stati trovati nella grotta di Mandrin, nella valle del Rodano. Fino a questa scoperta si era sempre pensato che l’Homo sapiens avesse raggiunto il continente europeo circa 45mila anni fa.
Oltre al teschio sono stati ritrovati fossili e denti da latte. Le analisi sui ritrovamenti si basano sui depositi di fuliggine sui frammenti del tetto della grotta. I ricercatori sono anche arrivati alla conclusione che gli Homo sapiens hanno vissuto in questo rifugio per oltre 40 anni prima di scomparire in modo piuttosto misterioso. Per le analisi sono state utilizzate tecniche di luminescenza e datazione al radiocarbonio che ha permesso di confermare i sospetti che erano sorti dopo il ritrovamento di alcuni manufatti di pietra che erano simili ad altri ritrovamenti in siti di Sapiens nel Mediterraneo Orientale.
Fino ad ora gli studi indicavano che l’uomo di Neanderthal sparì dal continente europeo circa 40mila anni fa, 5mila anni prima dell’arrivo del cugino Sapiens e niente provava che i due ominidi si fossero mai incontrati. Questa grotta ha dimostrato invece la coesistenza delle due specie nello stesso territorio. L’ipotesi più attendibile è quella che i Neanderthal si siano riappropriati della grotta una volta spariti i Sapiens.
Redazione