Libri, mon amour!

Il nostro paese non brilla certo per numero di lettori. Gli italiani non sembrano gradire né libri, né riviste o giornali eppure in tutto il paese ci sono moltissime iniziative di promozione della lettura e dei libri. A partire dalle casette dei libri istituite da diversi Comuni che hanno allestito i propri giardini pubblici di casette dove è possibile e gratuito fare scambio di libri. Non diversa è l’inziativa promossa da privati, associazioni e bar “libri in libertà” secondo la quale lo scambio può avvenire anche all’aperto, lasciando un testo su una panchina, o dentro ad un bar dove è stato allestito un apposito spazio, in modo che chi arriverà potrà leggerlo o portarselo a casa e magari riportarne un altro. E’ il principio del bookcrossing, cioè la libera consultazione e la condivisione di libri.

Una casetta dei libri

Ci sono anche librerie davvero particolari, quelle che vengono allestite nelle cambine telefoniche dismesse (accade anche a Roma) per esempio. O ancora a Polignano a mare, paese pugliese, una vecchia barca è stata trasformata in libreria. Sono idee che vogliono mettere a disposizione di tutti, gratuitamente un servizio, quello della lettura. A Cala Portalga, a Polignano, si può scegliere un testo e decidere di leggerlo di fronte al mare, sedendosi sulla sabbia, perché il gozzo “Carlino”, così tutti lo chiamano da 60 anni a questa parte dal nome del suo vecchio proprietario, è a disposizione di chi ha desiderio di leggere. Questo angolo culturale è’ nato da un’idea dei pescatori locali. Su metà della barca, l’altra metà è stata destinata al presepe natalizio, c’è scritto un pensiero rivolto a tutti: “La pesca fu proficua, i remi divennero ali e il mare si tinse di luna. Fermatevi, gettate qui l’ancora. Leggete, respirate, amate”.

La barca trasformata in libreria

Non mancano gli arredi urbani che hanno per oggetto i lirbi: panchine e murales per ricordare ai visitatori e ai passanti che niente è meglio di un libro. Sono oggetti spesso celebrativi che vogliono ricordare qualche autore, ma spesso vogliono solo stimolare la curiosità verso questo oggetto tanto amato e poco usato.

La cabina telefonica trasformata in biblioteca pubblica

E poi c’è il Bibliomotocarro che sta diventando ormai virale e da qualche mese gira per i social. Un maestro in pensione, Antonio La Cava, ha trasformato un Apecar in libreria, più precisamente nella biblioteca più piccola di Italia. Antonio ha percorso oltre 100 mila chilometri per portare in giro più di mille libri per dare ai bambini la possibilità di leggere e coltivare la propria fantasia. Il progetto di questo maestro in pensione segue una promessa fatta alla madre che pur trovandosi in condizioni di ristrettezze economiche ha permesso al figlio di studiare. La sua è una vera e propria missione culturale che gli ha permesso di aggiudicarsi diversi premi, tra i quali l’Elisa Frauenfelder per la sezione Maestri d’Italia e il titolo di Commendatore insignito dal Presidente della Republica.

Antonio La Cava e il suo bibliomotocarro

L’idea del Bibliomotocarro è nata in Antonio La Cava durante le ore di lezione quando ha notato che i bambini erano sempre meno attratti dalla lettura. Da qui ha compreso che era necessario fare qualcosa per stimolare l’interesse nei piccoli e dal 1999 percorre oltre 300 chilometri al giorno per raggiungere quei piccolissimi paesi in cui spesso non ci sono librerie o biblioteche.