L’inganno del tempo

Cose da filosofi… può darsi. Ma l’assunto: il tempo è denaro, sta condizionando tutta la nostra esistenza, dentro e fuori di noi. Quando iniziai a lavorare, fine degli anni Settanta, i vecchi tipografi mi dicevano: mettici più tempo ma fai un lavoro fatto bene… meno di vent’anni dopo, la frase cambiò in: vedi di sbrigarti, basta che esca decente. Ecco… l’inganno del tempo stava prendendo forma. Il tempo non è denaro… il tempo è la nostra vita e… udite udite: è manipolabile. In che senso? Che siamo noi che decidiamo come e quando dilatarlo o restringerlo… allungarlo o verticalizzarlo rendendolo ai nostri sensi più veloce. Un esempio: siete annoiati, il tempo vi sembra non passare mai… dieci minuti diventano ore. Di contro quando siete impegnati in qualcosa che vi piace fare, il tempo sembra volare… passare come un fulmine nella vostra vita… lo stesso vale per gli anni: cavolo, ho già quarant’anni, ma come vola il tempo.

Ma che cos’è il tempo? Per la cultura attuale e per la visione filosofica del pensiero unico massificato… è il parametro del denaro che dobbiamo chiedere in cambio di un po’ della nostra vita… ecco il famoso: il tempo è denaro. Ma questa visione è lo stupro del nostro “essere”, l’interferenza del mondo esterno con il nostro Io… è l’invenzione più diabolica che l’uomo moderno ha messo in pratica. Non parliamo poi del valore che qualcuno dà al nostro tempo… a un raccoglitore di pomodori viene assegnato un valore minore di quello di un avvocato… non me ne vogliano gli avvocati, qui stiamo filosofeggiando e basta, è solo un esempio. Ed ecco che tramite la valorizzazione del tempo si creano caste e livelli sociali. Con buona pace di Marx, il suo “uomo nuovo” non è mai nato, abortito in un amen.

Valorizzazione del tempo… ma il tempo è effimero, come abbiamo visto in precedenza può dilatarsi o restringersi… ed ecco che l’orologio ci viene in aiuto: un tempo uguale per tutti, scandito secondo dopo secondo, millisecondo dopo millisecondo… attimo di vita dopo attimo di vita… abbiamo dato un valore alle nostre vite… non ci credete? Lo capisco… provate a fare una meditazione zazen… inginocchiati davanti a un muro bianco senza che lo scandire dell’orologio possa intrappolare la mente nel gorgo del tempo… provate e vi accorgerete che quello che viene chiamato tempo, all’inizio vi sembrerà un Cerbero a guardia dell’antro, della caverna Plutonica dove l’assunto: il tempo è denaro vi ha relegato. Non riuscirete a stare fermi, vi verranno mille pruriti, mille pensieri… mille non-pensieri. Perché mente e non-mente cominceranno a farsi la guerra… e vincerà solo colui che non terrà più conto del tempo.

Giusto per fare un esempio vi riporto una piccola storiella che raccontavo sempre durante le mie lezioni di JuZenDo: due uomini, uno Occidentale e uno Orientale (oggi l’orientamento Cardinale è solo un vecchio ricordo) arrivano davanti al mare… c’è il tramonto ed entrambi si mettono in contemplazione. Nessuna differenza apparente, ma mentre l’Orientale osserva il sole cadere nell’acqua e si bea della vista… l’Occidentale sta pensando dove mettere il baracchino per vendere bibite a chi verrà a guardare il tramonto… ecco, in sintesi l’inganno del tempo è racchiuso in questa storiella… seguite il tempo e vivrete fuori di voi stessi, diventate il tempo e lo manipolerete a vostro piacimento… perché in fondo, il tempo non esiste… è un’invenzione moderna della quale nessuno ha mai depositato il brevetto.

Fabio Pedrazzi