L’Ufologia è una cosa seria?

Generalmente quando si parla di Ufologia, l’immaginario collettivo corre immediatamente allo stereotipo del “disco volante” e l’alieno malvagio con la testa a forma di pera e due enormi e inquietanti occhi neri. Niente di più sbagliato! Oramai risulta innegabile che l’ufologia moderna abbraccia una molteplicità di settori: astronomia, biologia, chimica, fisica, antropologia, storia, meccanica e chi più ne ha più ne metta. Sostanzialmente potremmo definire l’ufologia come una materia multidisciplinare. Ma l’Ufologia – quella con la U maiuscola! – dovrebbe essere un qualche cosa di serio a tutto vantaggio chi cerca evidenze e serietà (e non verità, perché non ce l’ha nessuno!) su basi concrete e chiare. Come d’altronde è la posizione del Cun, acronimo di Centro Ufologico Nazionale, che fin dal 1965 anno della sua ideazione e il 1967 anno della sua costituzione legale, porta avanti la ricerca in modo serio e istituzionale. Esso è una delle quattro associazioni mondiali ufologiche private più antiche: porta avanti lo studio e la divulgazione ufologica senza scopo di lucro, con diversi soci operativi in ogni regione italiana e collaboratori esteri. È anche in contatto con molteplici Autorità Istituzionali preposte risultando il punto di riferimento obbligato per Stampa e Media. Il suo fondatore e Presidente, Roberto Pinotti (autore di più di cinquanta libri sul tema editi in sette lingue), ne risulta l’esponente di spicco non solo nel nostro Paese, ma anche a livello mondiale tanto da comparire nel 2013 al Citizen Hearing on Disclosure di Washington DC in un’audizione davanti ad una Commissione composta da senatori e deputati degli Stati Uniti. Un bel biglietto da visita, non c’è che dire! Non a caso il Cun ha organizzato finora una miriade di Convegni, Congressi, Incontri ufologici in tutto il Paese; ma il fiore all’occhiello rimane il Convegno Internazionale di San Marino giunto nel 2022 alla sua 31nesima edizione. Tutti progetti che hanno portato con successo all’iniziativa “Progetto Titano” atta ad ottenere l’egidia dell’Onu in fatto di UFO/UAP (unidentified aerial phenomena).

Quindi gli “UFO” esistono?

Il 21 giugno 2021 il Pentagono ha dichiarato ufficialmente che gli Ufo … esistono, sono sotto controllo intelligente, costituiscono una realtà tecnologica avanzata di provenienza ignota e vanno studiati per mettersi al passo con la loro tecnologia. Magari non ci saranno gli alieni dietro i “fenomeni aerei non identificati che i piloti delle forze armate americane hanno osservato decine di volte però i fenomeni esistono, non hanno spiegazione, e bisogna studiarli con serietà, perché potrebbero rivelare delle potenziali minacce per Stati Uniti e non solo.” Nel rapporto divulgato agli organi di stampa viene data per certa una cosa: gli oggetti o fenomeni, osservati dai militari nel corso di un paio di decenni, non sono frutto della tecnologia Usa. I funzionari del governo comunque concordano su un fatto: l’ambiguità dei fenomeni rilevati costringe il governo USA a non escludere che i piloti militari che li hanno osservati possano essere entrati in contatto visivo con oggetti non terrestri. Ed ecco che allora iniziano a costituirsi vari enti di studio dedicati alla fenomenologia UAP fra cui spicca una commissione NASA che dal 24 ottobre 2022 si occupa di studiare gli UAP. Thomas Zurbuchen, responsabile delle missioni scientifiche della Nasa, dichiara che “capire i dati che abbiamo sui fenomeni aerei non identificati è fondamentale per aiutarci a trarre conclusioni 184 scientifiche, su ciò che sta accadendo nei nostri cieli. I dati sono il linguaggio degli scienziati e rendono spiegabile l’inspiegabile”. E il coordinatore dello studio, Daniel Evans ha aggiunto che “la Nasa ha riunito alcuni dei principali scienziati del mondo, tutti con uno specifico compito: quello di dirci come applicare la scienza e i dati degli Uap (Unidentified Aerial Phenomena).” Notare che in tale commissione di studio spicca una ricercatrice italiana: Federica Bianco. È un’astrofisica che insieme con il proprio team, studierà il modo migliore per utilizzare i dati raccolti da enti governativi civili, dati commerciali e dati provenienti da altre fonti, per far luce su fenomeni celesti apparentemente inspiegabili. Lo studio si concentrerà esclusivamente su dati non classificati e il rapporto completo con i risultati sarà reso pubblico verso la metà del 2023. A dimostrazione che si tratta di uno studio estremamente serio ricordiamo che Federica Bianco si è laureata in Astronomia all’Università di Bologna e ha conseguito il dottorato presso l’Università americana della Pennsylvania. Attualmente è un professore a contratto all’Università del Delware. Esperta di scienza dei dati, coordina oltre 1.500 scienziati nell’ambito della “2023 Large Synoptic Survey Telescope Science Collaboration”, il cui obiettivo è quello di studiare il cielo notturno nell’emisfero Sud e a scoprire nuove stelle e galassie. E recentemente Sean Kirkpatrick, direttore dell’All-Domain Anomaly Resolution Office (Aaro), ha testimoniato di fronte allo United States Senate Committee on Armed Services (il 19 aprile 2023) facendo il punto sulle segnalazioni di oggetti volanti non identificati che continuano ad essere in maniera indissolubile in continua crescita: si sta parlando di oltre 650.

Quindi l’Ufologia è una cosa seria?

Certamente sì!

E chi afferma l’incontrario lo fa sapendo di mentire; come dire “mette la testa sotto la sabbia” per non vedere cosa accade attorno a sé… Con buona pace degli scettici di turno, magari pagati per esserlo, oramai è innegabile affermare che esiste vita al di fuori della Terra. Che poi la si veda come vita fatta di “sostanza” concreta (corpo e anima) o solamente di “energia” (forma energetica evoluta che si troverebbe su piani dimensionali/vibrazionali diversi dal nostro) poco cambia. Tant’è vero che oggi gli avvistamenti Ufo (o UAP) stanno aumentando; come stanno aumentando le dichiarazioni di militari USA che hanno visto o intercettato velivoli non convenzionali sia in cielo che in mare e, guarda caso, anche in zone di guerra. Qualcuno tende a mascherare la cosa come possibili droni spia antagonisti ma vorrei ricordare che Ufo su siti militari sono stati visti fin dal 1947 quando droni o aerei spia super tecnologici non erano stati ancora progettati. Tale presenza vorrebbe essere a mio modo di vedere un palese monitoraggio da parte di “qualcuno” intento a mostrare la propria opposizione contro i nostri “sistemi terrestri per risolvere le ostilità”. A eventuali fautori del credo “che qualunque Ufo sia di origine militare”, si fa notare che il 12 luglio 2022 un drone USA in missione in Medio Oriente ha ripreso una sfera volante di colore bianco o metallizzato. Quindi nessun drone Usa segreto ma un effettivo oggetto sconosciuto! Anche se non c’è nessuna ammissione di velivolo alieno da parte degli Usa, ma solo un certo imbarazzo per non comprenderne la natura. Ma si sa che ammettere di essere sotto il controllo di “altri” per gli Usa vorrebbe dire perdere il primato di potenza militare ed economico-sociale per trovarsi sullo stesso piano di altri paesi meno potenti. Ma il buon rapporto che il Cun ha instaurato con la nostra Aeronautica Militare Italiana ci porta ad una confidenza interna che conferma che spesso tali oggetti sconosciuti monitorano i siti militari anche del Bel Paese. Quindi….

Quindi se esistono i velivoli, esistono anche i loro piloti? Quindi esistono gli alieni?

Esiste indubbiamente qualcuno che pilota o dirige a distanza questi oggetti non convenzionali che ad oggi sembrano scorrazzare liberamente ed indisturbati nei nostri cieli e nei nostri mari. Ma siamo veramente sicuri che questi ipotetici visitatori vogliono mettersi in contatto con noi umani? Perché non credere che ci considerino come dei bambini capricciosi da controllare a distanza per evitare che facciamo danni anche altrove? Considerando il nostro comportamento – quello degli esseri umani – bellicoso e unica specie sul nostro Pianeta a cercare il dominio fra simili (dell’uomo sull’uomo), come dar loro torto? O magari ci stanno semplicemente studiando mantenendosi a debita distanza (di sicurezza!) come farebbe uno zoologo con una comunità di animali sulla Terra. O, perché no, non vogliono causarci uno shock culturale con un loro intervento diretto: vedasi uomo bianco con le popolazioni precolombiane. Una civiltà inferiore (la nostra…) è destinata inevitabilmente al collasso nel caso ci fosse un confronto con un’altra più evoluta (quella aliena …). Tutte ipotesi da considerare, quando ci poniamo la questione del “perché non si fanno vedere?”.

E noi, siamo veramente certi che cercare un contatto con eventuali alieni sia una cosa saggia? Se lo stanno chiedendo anche diversi ricercatori: in fin dei conti, dicono, non conosciamo le loro intenzioni.

Giusto. Ma personalmente mi sento di affermare che se volessero soggiogarci, probabilmente lo avrebbero già fatto secoli fa, quando la nostra tecnologia era ancora primitiva. Non che ora probabilmente abbiamo maggiori possibilità di sopravvivenza, ma sicuramente in caso di ingaggio militare con Essi, recheremmo maggior fastidio rispetto a qualche anno addietro.

Da considerare anche i diversi stili di comportamento: un nostro gesto, ad esempio le braccia alte in segno di resa o pace, potrebbe essere da loro interpretato come ostile con conseguente reazione belligerante. E viceversa. Quindi esiste anche un problema di “comprensione sociale” fra noi e loro.

Evidentemente le distanze fra l’Uomo della Terra e i Signori del Cielo sono ancora troppo… siderali!

Mirko Pellegrin

Coordinatore Cun TriVeneto

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