Luna Luna

Iniziamo questo 2025 all’insegna dell’arte perché forse non tutti sanno che tra le opere di Keith Haring, il famoso artista di strada prematuramente scomparso, c’è anche un luna park.  Stiamo parlando di “Luna luna” appunto realizzato con opere di Haring e Basquiat e Salvator Dalì che è stato aperto nel 1987 ad Amburgo. Il parco divertimenti però durò poco e oggi è stato riallestito per una mostra Newyorkese. Lo stesso “Luna luna” del manifesto realizzato da Haring in occasione della sua apertura.

Fu Heller, oggi 77enne che realizzò il luna park. L’artista multimediale, attore e cantautore si ispirò a un parco giochi di Vienna che frequentava quando era piccolo. Pensò di coinvolgere alcuni degli artisti noti a quel tempo, come Dalì, Basquiat e Haring. Il parco aprì i battenti ad Amburgo, nella Germania ovest e fu realizzato con una trentina di installazioni: la ruota panoramica era decorata da Basquiat, mentre la giostra era di Haring e la casa degli specchi di Dalì.

Il luna park rimase aperto per tutta l’estate e si stima che passarono di lì 250mila visitatori. Ebbe successo insomma, tanto che si parlava di portarlo in giro per l’Europa. Ma purtroppo i debiti di Heller non permisero tutto ciò e l’artista si accordò con una fondazione statunitense per venderlo, anche se la transazione finì in tribunale con diverse cause legali che si protrassero per decenni. Le giostre furono abbandonate in un magazzino in California e poi spostate in Texas dove rimasero fino al 2022.

Fino a che il rapper canadese Drake si interessò alla questione e investì la bellezza di 100 milioni di dollari per comprare le opere, attraverso una società che si dedica alla realizzazione di progetti creativi: la DreamCrew. Le giostre sono state restaurate e alla fine del 2023 sono state ufficialmente presentate a Los Angeles. A fine novembre del 2024 sono esposte allo Shed di New York nella mostra “Luna luna: forgotten fantasy”.

Del resto è proprio a New York che Haring e Basquiat si sono formati e sono stati maggiormente attivi. Sono in mostra ma non vengono più utilizzate, considerate opere d’arte è stato vietato salirci, sia per tutelare le installazioni che i visitatori visto che non rispettano le attuali norme di sicurezza.

Redazione