Lunga vita a Pompei

Ha rischiato di cadere in disgrazia per l’incuria il sito archeologico di Pompei, ma in questi ultimi dieci anni lo si è visto risplendere a nuova vita grazie agli interventi massicci che hanno portato anche ad un percorso dedicato ai diversamente abili. I lavori sono durati oltre un decennio ma almeno hanno evitato che l’Unesco ritirasse la sua prestigiosa egida.

Gli interventi hanno richiesto una spesa di 100 mila euro recuperati grazie a fondi dell’Unione europea che sono serviti alla messa in sicurezza del sito e alle riprese delle attività di scavo. Oggi quello che diventa fondamentale è il rilancio post pandemia di questo parco archeologico che è molto vasto, circa 44 ettari. Per visitarlo ci vogliono almeno due ore per un rapido giro e un’intera giornata per ammirarlo tutto. Sarà fondamentale ciò che verrà messo in campo per attirare i turisti e ripristinare quel flusso di cassa utile per il restauro e la ricerca che devono essere continui. Si sta anche cercando un’attività di crowd founding per coinvolgere il mondo intero nella rinascita di questo affascinante sito archeologico.

Com’è noto la città fu seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l’eruzione del Vesuvio. Ma i ritrovamenti e le successive sistemazioni hanno fatto capire l’importanza di Pompei nel comprendere usi e costumi di oltre due mila anni fa. Ogni anno sono milioni i visitatori che vanno in questa antica città e ne subiscono il fascino. Pompei fu fondata dagli Osci intorno al 700 a.c.. La città risentì prima dell’influsso dei greci e poi degli Etruschi che costruirono in tempio di Apollo. Verso il 300 a.c. divenne un importante nodo commerciale, con il suo porto e mura possenti. Fu conquistata dai romani e continuò il suo sviluppo, esportando olio e vino in tutto il Mediterraneo.

E’ in questo periodo che si assiste ad un forte sviluppo urbanistico, la realizzazione del foro cittadino, del tempio di Giove, di Iside e della Basilica, oltre a numerose ville e case. Sotto il dominio romano divenne municipium e poi colonia. Prima dell’eruzione del Vesuvio, la città fu colpita anche da un terremoto. Rimase sepolta per 1.700 anni prima di essere riscoperta e successivamente riportata alla luce, a disposizione di turisti e storici, oltre che di estimatori. Come molti altri siti turistici negli ultimi due anni ha subito la pandemia e le varie restrizioni imposte dai provvedimenti. Ora Pompei è pronta per ritornare in gioco: ci si aspetta che questo rilancio del sito archeologico sia un’operazione senza pari capace di attirare turisti italiani e stranieri.

Redazione