Miracolosa radice

In Giappone ha avuto un successo enorme tanto da essere un ingrediente molto usato in cucina. Stiamo parlando del daikon, uno dei prodotti simbolo dell’Oriente che in realtà ha iniziato il suo viaggio migliaia di anni fa sulle sponde del Mar Nero, nell’area mediterranea. Qualcuno pensa che fosse coltivato già nell’antico Egitto. Intorno all’ottavo secolo quella che i giapponesi hanno chiamato grande (dai) radice (kon) arriva in Cina e da qui in Giappone dove si inizia a coltivarla in oltre cento varietà.

Il consumo globale di daikon si concentra nelle isole giapponesi dove raggiunge una percentuale del 90 per cento di utilizzo. Nel periodo Edo i commerci si svilupparono molto e contribuirono alla diffusione della radice che sfamò le famiglie durante le carestie. Già in passato si conoscevano le proprietà benefiche del daikon per la quantità di sali minerali presenti in essa, tanto che veniva usato da chi lavorava i campi per avere il giusto vigore ma anche dai soldati inviati in guerra alla fine del 19esimo secolo.

Pickled Daikon Radish

Il suo nome scientifico è Raphanus sativus e questo ce lo fa diventare più familiare in quanto lo riconduce alla famiglia dei ravanelli anche se è più simile ad una grande carota. Possiamo capire perché c’è chi lo chiama ravanello invernale, anche perché resiste a temperature rigide. Il gusto delicato però lo assimila alle rape.

In cucina il daikon può essere usato sia crudo che cotto e in ogni stagione anche se il suo picco va da settembre a dicembre. La parte più dolce, quella alta, è buona per preparare insalate o grattugiata, mentre quella bassa che ha un sapore più intenso può essere cotta al vapore o in padella. In Giappone viene usato anche per le zuppe oltre che come contorno dei fritti perché ha una funzione rinfrescante. La buccia va tolta prima di cuocerlo, ma le foglie che accompagnano la radice sono commestibili e possono essere saltate in padella o guarnire un brodo di miso.

“Quando è la stagione del daikon i medici possono prendersi una pausa” recita un antico proverbio cinese che sottolinea le proprietà medicamentose di questa radice: basso contenuto calorico, ricca di vitamina C e fibre, oltre che di diastasi, un enzima che digerisce l’amido. Il daikon favorisce la digestione e ha proprietà diuretiche, drenanti e depurative. E’considerato un brucia grassi naturale perché accelera il metabolismo. Se ne consiglia l’uso in gravidanza perché ha un alto numero di folati.

Il daikon è quindi considerato un “superfood” proprio per le sue tante proprietà. In Giappone ha anche una valenza religiosa e simbolica e questo spiega perché a Tokyo il tempio Matsuchiavama Shoden accetta il daikon come offerta votiva. Nello stesso tempio, a gennaio, si organizza il Diakon Matsuri una giornata nella quale la radice viene cucinata e servita ai visitatori, come fosse un rituale di purificazione.

Redazione