Lo abbiamo conosciuto per aver dato voce ad un cane Ringo nel suo “Attenti all’uomo”. Torna Marco Galli con il suo ultimo romanzo edito dalla Placebook Publishing & Writer Agency e intitolato “Nel ventre della vita”. Un’intreccio nel quale la fantasia e l’esistenza umana si fanno binomio indissolubile a partire da un personaggio che abbiamo amato tutti nella nostra infanzia: Pinocchio. Galli si è raccontato ai lettori di Kukaos presentando questo suo ultimo lavoro letterario con la solita autoironia e quella punta di leggerezza che non è certo superficialità, quanto piuttosto quello che Italo Calvino definiva “planare lievi sulle cose”. Vi presentiamo la sua breve intervista.
Come hai scelto il titolo del tuo romanzo?
Non è stato difficile e preferisco pensare che sia stato il titolo a scegliere di finire su questo libro piuttosto che io a metterlo . In fondo penso che siamo un po’ sempre nel ventre di qualcosa e che ogni giorno dobbiamo partorirci o un pezzetto o tutti interi
Di cosa parla il tuo libro?
Ho immaginato di incontrare al bar quel bimbo oggi uomo che abbiamo amato tutti ,Pinocchio e di essere l’unico nel bar a credere nelle sue parole e ai suoi racconti ora offuscati, da lì ho iniziato a scrivere senza pormi il problema di dove si andava a finire . C’è ancora la figura paterna che però raggiunge un altro ventre ,quello della vita eterna , ed altre sorprese e vicissitudini in un contesto meno fiabesco e più reale ,come fossero i nostri vicini di casa, forse solo un po’ strani ai quali pochi darebbero credito
Da cosa o da chi ti sei fatto ispirare per scrivere questa storia?
Fondamentalmente da niente e da nessuno se non da questa idea improvvisa che mi è venuta in mente durante lo zapping tra il divano e il balcone in piena quarantena. In fondo, la storia di Pinocchio racchiude a mio modo di vedere ogni nostro aspetto e ogni aspetto della vita
Quanto è importante per te la fantasia?
Quando ero bambino avevo una racchetta da tennis che mi contendevo con mio fratello per fare finta di essere dei chitarristi sul palco. Avevamo lo stereo e gusti musicali a volte diversi. Bene . Mentre mio fratello usava la racchetta (chitarra immaginaria) scollegata io avevo immaginato che se le attaccavo il jack di una vecchia cuffia con il suo cavo a molla, la mia chitarra suonata sarebbe stata più realistica, più vera ed io sarei stato sul palco più reale . Ecco,un piccolo aneddoto che dà l’idea di cosa possa fare la fantasia . Oh, a meno che mio fratello Roberto non fosse un genio visionario che aveva già immaginato il wireless ,cosa ai tempi impensabile,ma non credo . Glielo chiederò
Qual’è il rapporto tra fantasia e creatività?
Credo che siano in relazione molto stretta . Pensiamo per esempio ai cartoni animati di Tom & Jerry o al mitico Willy il coyote .E’ da li che si inizia a capire che cosa possiamo fare con la mente . Poi credo anche che devi nascere con almeno un paio di neuroni in bermuda e infradito piuttosto che in giacca e cravatta , e il gioco è fatto . Per me sono due aspetti senza i quali non mi sentirei completo e soprattutto vivo
Qual’è il messaggio di fondo del tuo libro?
Che bisogna essere prudenti prima di giungere a conclusioni affrettate sulle persone e su quello che ci dicono . Che un rapporto di amicizia può essere così solido da riuscire ad attraversare mondi diversi come quello fiabesco e finire in quello reale , che non bisogna desistere così facilmente da ciò in cui crediamo ,anche a costo di passare per ingenui ,che poi resta una delle qualità che ritengo più vicine alla purezza di animo
Tu sei anche un musicista, che rapporto c’è tra musica e letteratura?
Molto stretto se si tratta di canzoni ,questo per ragioni di metrica ,di forma e di contenuto. Un po’meno vincolante se le due cose possono andare per strade diverse. A volte però può succedere che una musica ti faccia pensare a delle parole oppure che una poesia o una frase ti facciano sentire una musica e in quel caso ti portino a viaggiare . Come vedi le due cose possono stare sempre benissimo insieme oppure no
Perchè i lettori dovrebbero leggere il tuo libro?
Posso andare in bagno? Domanda che mi mette in difficoltà ,quindi proverò a rispondere pur facendomela addosso . Perché leggere fa bene ,a prescindere dal libro .Per quello che dicevamo prima riguardo alla fantasia ,secondo me aiuta molto . Poi nello specifico ,perché se ami la storia di collodi ti ci troverai sempre dentro in qualsiasi modo venga proposta e rappresentata. In ultimo (ma è la prima risposta ) ,perché c’è la prefazione di Duccio Forzano ,persona e regista straordinario che ha dato il suo tocco di classe e di umanità a questo romanzo , cosa che considero “ na botta di sedere “ che mi fa sentire fortunato e tanto tanto grato a Duccio che ringrazio di cuore
Hai altri progetti letterari nel cassetto?
Ho altri cassetti nel progetto casomai . Forse si ,diciamo Bianca che mi lascio catturare da quello che succede cercando di farmi trovare pronto a cogliere la pensata o la sensazione . Ho un paio di brani da ultimare ai quali tengo tantissimo ,uno in particolare ,ma non voglio aggiungere altro su questo
E sogni da realizzare?
Mi ritengo già fortunatissimo Bianca . Se penso che in circa tre anni mi sono trovato con già tre libri editi ,una finale prestigiosa che mi ha partorito davvero ( parlo del Premio Bertoli), un figlio che sta per prendere la laurea magistrale al Politecnico e che sta bene ,un fratello che non mi perde d’occhio da cinquantaquattro anni ,tante persone alle quali voglio bene e che me ne vogliono ,cosa vorrei ancora ? Ecco ,magari scrivere un brano che diventi celebre ovunque ,ho in mente il titolo e la melodia ,si intitola Yesterday e fa così……ah lo hanno già composto ? Allora niente ,il prossimo sogno è quello di incontrarti di persona per poterti ringraziare per questa bellissima chiacchierata. E magari scrivere un testo per Roby Facchinetti ,ecco . Tutto qua.
Bianca Folino