Si chiama Dubai Oyster project ed è un progetto messo in atto da diversi ristoranti di Dubai per restituire al mare I gusci delle ostriche così da creare una barriera naturale e aumentare la biodiversità al largo della costa. Il progetto è realizzato in collaborazione con una scuola locale e un gruppo marino.
La Maine New England Brasserie Company che ha tre filiali a Dubai è il più grande fornitore di ostriche della zona e prima che questo progetto prendesse il via buttava oltre 50mila gusci di ostriche ogni mese che adesso vengono riutilizzati. Ogni ristorante informa I clienti del progetto di ripristino della barriera corallina: ogni singola ostrica che si rigenera filtra circa 200 litri di acqua al giorno e ciò sta creando un habitat naturale che sta migliorando l’ambiente.
Basti pensare alla tartaruga embricata che è a rischio di estinzione e che invece sarà aiutata da questo progetto. E’ l’intera comunità di Dubai a partecipare perchè sente di fare qualcosa di utile per l’ambiente. L’idea è di un imprenditore dubaiano, Fadi Abu Ghal che per 18 anni ha lavorato nel gruppo ambientale marino degli Emirati e che ha pensato al progetto in senso educativo, infatti è stata coinvolta anche una scuola locale, la Arbor School.
Lo scopo era anche quello di combattere lo spreco alimentare, incentrandosi sul riutilizzo dei rifiuti, in questo caso dei gusci di ostrica. Gli studenti della Arbor studiano l’oceanografia degli Emirati e partecipano al progetto riempiendo le trappole per pesci con I gusci delle ostriche. I ragazzi stanno anche costruendo delle scatole campione che saranno attaccate alla barriera così da monitorare l’andamento del progetto Tra 6 mesi andranno a verificare cosa sta succedendo alla barriera corallina con gli studenti più giovani in modo da fare una sorta di passaggio di consegne. Se il progetto funzionerà potrà essere ripreso da altre aree contribuendo al miglioramento dell’ecosistema marino degli Emirati Arabi. Fino ad ora I ristoranti hanno consegnato alla scuola 250 mila gusci di ostriche e si vuole arrivare, entro la fine dell’anno, ad un milione.
Redazione