Si intitola “Vulcan B-X” l’ultimo romanzo di Alfonso Coppola, classe 1983, che entra ufficialmente a far parte della famiglia Placebook Publishing & Writer Agency. Coppola da sempre è dotato di grandissima immaginazione che gli ha fatto creare il fantastico mondo di Vulcan B-X su cui ha lavorato anni prima della sua pubblicazione. Ha iniziato a coltivare la passione per la scrittura sin da quando frequentava le scuole superiori scrivendo diversi racconti. Lo abbiamo intervistato per i lettori di Kukaos.
Raccontaci qualcosa di te, chi è Alfonso Coppola?
Sono un uomo, di 38 anni, nato e cresciuto in un paese semplice, diplomato come perito elettrotecnico, ho avuto sempre una enorme fantasia e un talento ad esprimerla sulla carta scritta. Terzo di tre fratelli, la più grande è mia sorella, poi c’è mio fratello che ha solo un anno e due mesi in meno e poi ci sono io che mi porto 4 anni in meno dalla prima, da loro mi sono sempre distinto per il mio lato creativo ma essendo i miei genitori all’antica ho potuto sviluppare il mio talento solo in età adulta, aiutato dal sostegno degli amici, ho dato frutto alla mia fantasia, creando il mio primo libro.
Com’è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione, diciamo, per quanto ricordi l’ho sempre avuta. Scrivevo brevi racconti, che leggevo solo ai miei compagni di classe ed uno di questi, quasi per gioco, l’ho sviluppato in un romanzo. Lo devo ammettere, inizialmente prendevo come riferimento alcuni cartoni animati della mia infanzia ma, col tempo, grazie alla lettura di altri libri e storie, la mia passione è cresciuta a dismisura.
Parlaci del tuo libro…
Il mio libro è un racconto che parla, di una città che sembra in superficie,una normalissima città, di questi ragazzi adolescenti che già devono affrontare i problemi classici dei ragazzi della loro età, la scuola e le famiglie, per non parlare degli amori e delle incomprensioni, in più loro dovranno anche gestire la questione di questi poteri che crescono in loro e quindi tra entusiasmo e paura, dovranno giostrarsi tra una vita normale e una segreta. Non solo affronteranno tutto questo ma si troveranno davanti a delle scelte importanti e ad affrontare il male. Tra amori corrisposti e non, serial killer,cacciatore e tanto altro questa storia racchiude un mix di esperienze, che spero catturino il lettore come ha catturato me mentre lo scrivevo.
Perché ti dedichi alla letteratura per ragazzi?
Dato che è una storia creata quando ero adolescente, ho voluto lasciarla in quella forma di linguaggio perché l’ho trovata più adatta e versatile ai fini della mia narrazione.
Scrivere per i giovani richiede un linguaggio particolare?
Deve essere scritto in modo che catturi la loro attenzione. In questo mondo che ormai è solo social, i giovani devono essere trasportati dalla storia, senza mai farli annoiare. Trasportando anche il loro interesse sulla carta stampata e non solo sui dispositivi.
A quali autori ti ispiri?
Io personalmente ho autori che preferisco e a cui mi sono ispirato, anche se sono di due generi differenti, il loro modo di scrivere è singolare. Il primo è il famoso Stephen King, in ogni suo racconto, con attenzione ti descrive ogni minuzioso dettaglio così da coinvolgerti totalmente. Il secondo, non meno importate, è lo scrittore Nicholas Sparks che in ogni sua storia, narra di un amore diverso. Le sue narrazioni sono così trascinanti da diventare reali.
Quanto è importante a tuo parere avere una vasta immaginazione?
Molto, perché senza immaginazione la storia o il racconto non avrebbe carattere, non avrebbe sfumature né avrebbe il potere di coinvolgere il lettore, trasformandosi solo in un articolo di giornale.
Questa è la tua prima esperienza editoriale, com’è andata?
Essendo uno scrittore esordiente, all’inizio della mia carriera, ho grandi aspettative e grandi speranze. Quindi incrociando le dita, spero, andrà bene.
Progetti futuri?
Continuare a scrivere la saga di Vulcan B-X e completare progetti di scrittura in sospeso.
E sogni nel cassetto?
Realizzarmi come scrittore, completando i mie propositi e vistare la città dell’amore,Parigi.