Quando la terra trema

Ultimamente la terra trema spesso, in parte anche per i cambiamenti imposti dalla crisi climatica. Ma qual’è stato il terremoto più forte di sempre? L’evento tragico risale al 1556 nella provincia di Shaanxi nella Cina Nord-Occidentale. E’ stato definito il “terremoto di Jiajing” dal nome dell’Imperatore dell’epoca e ha causato la morte di oltre 800mila persone.

La mattina del 23 gennaio 1556 un violento terremoto ha colpito la provincia di Shaanxi. L’evento durò solo pochi secondi ma che devono essere sembrati secoli per i protagonisti visto che il magnitudo è stato stimato in 8.3. La terra della zona ha iniziato a tremare ma date alcune progettazioni urbane e la natura dello stesso terreno, il sisma ha praticamente raso al suolo tre città: Huaxian, Weinan e Huayin. Case, templi e mura delle città sono crollate nei pochi secondi del terremoto che ha devastato quella che veniva definita come la culla della civiltà cinese.

I terremoti non sono prevedibili però è noto che sono eventi che in pochi secondi sono in grado di generare un’energia maggiore di quella derivata da migliaia di bombe atomiche. Qualcosa sui terremoti però la sappiamo. Prima di tutto questi eventi si verificano quando le rocce che formano la crosta terrestre si spaccano perchè sottoposte a sforzi derivanti dai movimenti delle placche tettoniche sulle quali giacciono.

Sappiamo inoltre che le onde sismiche sono potenti oscillazioni che si propagano nel sottosuolo. Ne esistono di due tipi: le onde P (prime) che attraversano le zone nella stessa direzione in cui viaggiono e le onde S (seconde) che agiscono ortogonalmente al terreno, facendolo ondulare. Si misurano attraverso la scala Richter che ci dà la magnitudo di un terremoto, in altre parole l’energia sprigionata. La scala Mercalli veniva usata in passato e valutava l’internsità prendendo in esame gli effetti sull’ambiente e sulle cose, oltre che sull’uomo. Oggi però si usa solo la Richter perchè dà indicazioni univoche, mentre la Mercalli aveva delle variazioni a seconda della localizzazione del sisma. Bisogna considerare che la Richter va di 30 gradi in 30 gradi, ovvero un terremoto di intensità 2 sarà 30 volte più forte di uno di intensità 1.

L’ipocentro è il punto di frattura di un terremoto mentre l’epicentro è il suo corrispondente ortogonale sulla superficie. La durata di un evento sismico non è definibile, dipende dalla magnitudo, dalla distanza dall’ipocentro e dalla geologia del suolo.

Redazione