Chi si interessa di paranormale e misteri conosce bene gli Shadow People, uomini ombra. Entità capaci di penetrare nel nostro mondo per pochi istanti, per poi svanire. Nessuna aggressione, nessuna interazione, solo una fugace apparizione che si prodiga di osservarci. Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di avere l’impressione che qualcosa o qualcuno ci osservi e di aver visto, magari con la coda dell’occhio, un’ombra muoversi velocemente per poi svanire. Ma chi sono questi strani e inquietanti esseri? Esistono veramente, o sono soltanto frutto della nostra fervida immaginazione, accompagnata da qualche bizzarro fenomeno ottico?

Secondo gli studiosi del paranormale si tratta di esseri senzienti, non identificati, che si limitano solamente a osservarci per poi dileguarsi velocemente appena noi ne prendiamo consapevolezza.
Secondo Jason Offutt le tipologie di uomini ombra attualmente conosciute sarebbero sette.
Ombre benigne: non interagiscono con le persone che non ne notano nemmeno la presenza se non in modo distratto e fugace.
Ombre negative: non interagiscono si limitano a osservare, ma chi le ha notate assicura di aver percepito delle sensazioni sinistre e maligne.
Ombre dagli occhi rossi: queste apparizioni sono tra le più inquietanti, parrebbero nutrirsi della paura che incutono nelle persone che le incontrano. Ciò che le differenzia dalle altre sarebbero proprio degli occhi rossi che le contraddistinguono.
Ombre incappucciate: come le precedenti hanno spesso gli occhi rossi, ma sembrano avere in testa un cappuccio come quello dei monaci. Anche queste si nutrono della paura di chi le scorge.

L’uomo col cappello: è l’entità più riscontrata dai testimoni. È descritta a volte benigna ma spesso negativa, può avere gli occhi rossi ma non sempre, la sua funzione è di mero osservatore e nulla più, non interagendo in alcun modo con i testimoni.
Ombra ronzante: un’apparizione molto rara, si presenta con un ronzio che pare un mezzo di comunicazione con i diretti interessati, i quali però, non ne comprendono il significato.
Ombre animali: spesso avvistati sotto forma di gatto o cane.
Ma chi sono dunque gli Shadow People? Molte sono le teorie, alcune davvero bizzarre. C’è chi le identifica come manifestazioni spiritiche, proiezioni astrali, cioè esperienze fuori dal corpo intenzionali, demoni, Jiin, denominazione araba degli spiriti che popolano la natura e il cui influsso ora benefico ora malefico si esercita continuamente sull’ uomo, ma anche come presagi di morte, viaggiatori interdimensionali ed extraterrestri.

Esistono comunque studi scientifici che associano queste manifestazioni a paralisi del sonno e ad allucinazioni ipnagogiche, cioè immediatamente precedenti o successive al sonno vero e proprio, con esperienze talmente vivide e reali che possono coinvolgere diversi organi sensoriali, vista tatto e udito. Questa però è una teoria che può valere soltanto su una percentuale delle testimonianze.
Molti sono i casi riportati da persone perfettamente sveglie che camminavano per strada, guidavano o erano al lavoro quando hanno avuto l’incontro con queste entità.
Una teoria scientifica parla di un errore di scambio tra i vari recettori delle onde di luce che abbiamo sulla retina, ma essa potrebbe essere valida nell’eventualità della comparsa di macchie scure o di colore, non nella comparsa di intere figure dall’aspetto umanoide.

Ma la domanda più interessante è: come fanno a nascondersi ai nostri occhi? Come decidono di manifestarsi? Con ogni probabilità essi si nascondono nel punto cieco della retina, quindi muovendosi in continuazione per trovarsi sempre in quel punto della non vista che il cervello ricostruisce sopperendo a quella cecità, donandoci l’impressione che non vi sia nulla di anomalo.
Forse in questo stesso momento un’ombra è accanto a voi senza che ne siate consapevoli, oppure vi guarda dai piedi del letto, ogni notte senza che ve ne accorgiate.
Bisogna comunque prendere atto che lo spazio che ci circonda è forse più affollato di quanto ne siamo consapevoli. Ma come sempre, le conclusioni, spettano a voi.
Sonia Filippi