Tra i borghi marchigiani più apprezzati dai turisti e noto per la sagra settembrina “Rosso Conero”, Camerano è stato anche il luogo dove è nata una delle più popolari aziende italiane di strumenti musicali cioè la Farfisa.
Con la finalità di mantenere viva la memoria sull’importanza rivestita da questa azienda in ambito internazionale , grazie a Sandro Strologo, professore e scrittore, ed a Claudio Capponi, ex dipendente dell’azienda, proprio a Camerano è sorto il Museo Farfisa.
Si tratta di un’esposizione che si espande su 400 mq e suddivisa in sette sale destinata a presentare agli interessati alcuni rari esemplari di fisarmoniche e di strumenti a tastiera tra i più significativi realizzati dall’azienda nel corso della sua attività.
Ad onor del vero la mostra presenta anche una nutrita serie di fisarmoniche della ditta Scandalli che iniziò la produzione sul finire dell’800 e nel 1946 venne incorporata, con la “Soprani” di Castelfidardo e la “Frontalini” di Numana, nella Farfisa. Nel corso degli anni, mantenendosi sempre al passo con le esigenze dei tempi, le tastiere immesse sul mercato vennero utilizzate da artisti molto famosi come Led Zeppelin, Herbie Hancock, Simple Minds, solo per citarne alcuni. Da segnalare per gli appassionati dei Pink Floyd che in questa sede è possibile visionare anche l’organo usato da Richard Wright durante la registrazione “Live at Pompei” nel 1971.
Il marchio Farfisa è da associare anche ad oggetti come i primi giradischi, anch’essi esposti a Camerano, le cui origini si fanno risalire agli anni ’50.
Per chi vorrà visitare questo museo ricordiamo che si trova in Piazza Roma,26 a Camerano (An) ed è aperto tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Qui di seguito vi proponiamo una galleria fotografica a cura di Carlo Pulici.
Carlo Pulici