Siamo in grado di spostarci nello spazio e nel tempo viaggiando a nostro piacimento?
Qualcuno afferma che tramite un Wormhole (letteralmente “buco di verme”) si possa viaggiare nel tempo e nello spazio compiendo in poco tempo infinite distanze. Ma che cosa è un Wormhole?Il termine inglese wormhole fu coniato dal fisico teorico americano John Archibald Wheeler nel 1957 e starebbe a indicare il cosiddetto ponte di Einstein-Rosen in cui si ipotizza l’esistenza di una galleria gravitazionale la quale suppone una quarta dimensione spaziale che abbrevia le distanze e così i tempi del viaggio.
Ma innanzitutto cosa si intende per tempo?
Non è facile descriverlo in termini tecnici.
La più antica concezione del tempo risulta quella che ci ha tramandato la filosofia, sostanzialmente quella dei greci, che ne davano un concetto ciclico che vedeva gli eventi ripetersi in modo indefinito. Un fisico, Richard Feynman, era solito dire che “il tempo è ciò che accade quando non accade nient’altro”. Ma senza perderci in ulteriori e insignificanti definizioni storiche sul tempo e la sua interpretazione, possiamo arrivare alla più recente definizione di tempo grazie ad Albert Einstein e alla sua teoria della Relatività . Grazie a lui, abbiamo una nuova visione del tempo, legato indissolubilmente allo spazio in un ambiente influenzato dalla gravità che egli definì “spazio-tempo”.
Da molti anni oramai, gli studiosi (e non solo…) si chiedono quindi se esiste la possibilità di viaggiare nel tempo o semplicemente a ritroso nel tempo. Partiamo dal presupposto che non esiste nessuna teoria fisica che lo impedisce in modo assoluto; ma da un punto di vista “tecnico” attualmente non abbiamo nessun sistema, mezzo o meccanismo in grado di compiere un simile viaggio, che rimane relegato quindi alla fantascienza.
Ma le ultime scoperte con le relative ipotesi formulate dalla Scienza, ci dicono che in linea teorica lo si può fare! Come?
L’ipotesi attualmente maggiormente accreditata, è quella di utilizzare appunto un Wormhole.
La possibile esistenza dei wormholes fu teorizzata per la prima volta nel 1916, dal fisico austriaco Ludwig Flamm, mentre esaminava la soluzione alle equazioni della teoria della relatività generale di Albert Einstein: egli intuì che era possibile un’altra soluzione. Chiaramente non menzionò mai il termine “wormhole” (usato per la prima volta nel 1957, come detto prima). Nel 1935, Einstein e il fisico Nathan Rosen usarono la teoria della relatività generale per elaborare e ampliare l’idea di Flamm, proponendo l’esistenza di “ponti” attraverso lo spazio-tempo in grado di collegare due punti diversi e teoricamente creando una scorciatoia che potrebbe ridurre il tempo e la distanza del viaggio. Queste scorciatoie furono chiamate ponti di Einstein-Rosen.
Ma nella realtà esistono? E l’Uomo è in grado di crearli o semplicemente di attraversarli?
Sono tutte domande lecite e intriganti: ammesso anche di avere la tecnologia per crearli e attraversarli, come reagirebbe il nostro fisico? Quali sarebbero le conseguenze psico-fisiche di tale viaggio su di noi? E queste ipotetiche gallerie spazio-temporali, sono stabili nel tempo o sono destinate a estinguersi o chiudersi? In base alle nostre conoscenze, le loro enormi forze gravitazionali li fanno a pezzi più velocemente della velocità della luce. Immaginiamo quindi di attraversarne uno: siamo poi in grado di rientrarvi a ritroso per ritornare all’inizio del nostro “viaggio” prima della loro estinzione? O ci ritroveremo catapultati in altre dimensioni o luoghi dello Spazio sconosciuti? Il rischio di trovarci davanti a un viaggio senza ritorno risulta estremamente elevato!
Non dimentichiamo che il nostro corpo fisico risulta essere costituito di materia (anche, ma non solo!): quindi il rischio di un passaggio attraverso un wormhole potrebbe essere quello di far collassare la materia e conseguentemente anche il nostro corpo.
Qualcuno ha trovato una soluzione teorica (siamo sempre in presenza di teorie, non dimentichiamolo!): “usare una qualche forma di materia esotica. La materia esotica può assumere la forma di materia con massa negativa, che non sembra esistere nell’universo, o qualche altro scenario che viola quelle che sono conosciute come le condizioni energetiche della relativitĂ generale. Le condizioni energetiche affermano semplicemente che tutti dovrebbero sperimentare energia positiva, in media, praticamente ovunque. Per stabilizzare un wormhole, tuttavia, un viaggiatore dovrebbe sperimentare una regione di energia negativa. Questa energia negativa equilibrerebbe l’energia positiva della massa del viaggiatore, mantenendo aperto il wormhole mentre lo attraversano.” (Fonte:https://www.tomshw.it/scienze/se-luniverso-ha-davvero-piu-dimensioni-potremmo-costruire-un-wormhole-artificiale)
Le incognite e le teorie in merito rimangono tante. Ma la domanda che ci potremmo porre è questa: le varie ipotesi formulate dalla Scienza, si basano sempre partendo dal presupposto che il soggetto principale è l’Essere Umano. Su questo punto in linea di principio non possiamo contestare nulla, essendo noi gli interessati a questa eventuale possibilità ….
Ma ipotizziamo che il soggetto che compie il viaggio fra i wormholes non sia l’Uomo ma un’altra forma di vita? Le leggi della fisica che sono valide per noi esseri umani, possono essere valide anche per “altri”? Oppure sono sottoposti ad altre leggi fisiche?
Potrebbero quest’ultimi essere in grado di sperimentare viaggi incredibili attraverso tali tunnel spazio-temporali semplicemente variando il loro “corpo” in base all’ambiente in cui si trovano in quel preciso momento?
Quindi, sempre in linea teorica, potremmo noi essere visitati da “umani” provenienti dal futuro che in base alle loro conoscenze e tecnologia hanno imparato a viaggiare a ritroso attraverso i wormholes? E questi potrebbero essere identificati da noi come esseri “non umani”, alias “alieni”?
Le domande potrebbero sprecarsi fino alla nausea, così come le ipotesi e le teorie al riguardo; ma forse più che di teorie e ipotesi il nostro “io umano” ha necessità di sogni. E perché non continuare a sognare immaginando di saltare da un Universo all’altro tramite i wormholes?
Per una volta, lasciamo le teorie alla Fisica e teniamoci stretti i nostri Sogni!
Approfittiamo di questo spazio per anticipare che il 01-02 giugno 2024 si svolgerà a San Marino il 33° Simposio Mondiale Ufologico, come sempre coordinato dal Centro Ufologico Nazionale. Non appena sarà pronta la locandina e le modalità di partecipazione, vi aggiorneremo.
Per chi fosse interessato, può controllare sulla pagina Facebook (Centro Ufologico Nazioale pagina Facebook).
Mirko Pellegrin
Coordinatore Cun TriVeneto
https://www.facebook.com/pellegrin.mirko
www.facebook.com/cunvenetotrentinoaltoadigefriuliveneziagiulia