Capita spesso di trovarci nella necessità di svolgere piccoli lavori di ristrutturazione domestica che dobbiamo rimandare perché ci mancano gli attrezzi essenziali. Non vi è mai capitato di dover montare una mensola e non avere il trapano ? Proprio da esigenze simili nasce il progetto “Zero” la prima biblioteca delle cose nata a Palermo a febbraio 2020.
“ZERO nasce per incentivare l’uso condiviso di strumenti utili in molte azioni domestiche poco frequenti come lavori di manutenzione idraulica o elettrica, lavori di bricolage per legno e metallo o per la sistemazione del giardino. Una biblioteca degli strumenti in cui sia gli oggetti che il sapere diventano patrimonio comune. Abbiamo superato i cento oggetti disponibili ed attraverso il nostro sito è possibile consultare il database e prenotare ciò che serve. – raccontano i fondatori – Il funzionamento è molto simile a quello delle biblioteche tradizionali. E’ richiesto di fare una tessera annuale il cui costo è fissato a 10 euro che consente di prendere in prestito gli attrezzi gratuitamente sino ad un massimo di due a settimana. Se sono stati donati uno o più oggetti a questo punto si diventa utenti ZERO-PER, titolo che permette di prendere sempre gratuitamente sino a cinque strumenti alla settimana”.“
E consultando l’elenco degli attrezzi disponibili si nota che non manca proprio nulla coprendo la gran parte delle esigenze di carattere casalingo: dal giardinaggio alla cucina, dalla falegnameria alla sartoria arrivando anche a fornire strumenti per l’organizzazione di eventi come ad esempio un amplificatore per chitarra elettrica. Ma non meno importante è la possibilità di incontrare all’interno delle due strutture sinora esistenti a Palermo qualcuno disposto ad assistere chi ne avesse bisogno durante i lavori fornendo le proprie conoscenze ed il proprio sapere.
Un’idea che rappresenta una tessera di un puzzle più grande che è quello dell’incentivazione della condivisione e non ultimo dello sviluppo delle relazioni quantomeno tra persone che vivono all’interno di realtà come condomini e/o quartieri dove spesso non si conosce nemmeno il proprio vicino di casa. “Questo progetto – si precisa sul sito di Zero– ha quindi l’obiettivo di incentivare un nuovo modello economico circolare in cui l’incontro e la condivisione dei cittadini porti ad una maggiore vivibilità ed un maggior rispetto dello spazio pubblico”.
Chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza del progetto Zero può consultare la pagina Facebook al link https://www.facebook.com/zeropalermo o direttamente il sito ufficiale https://zeropalermo.it/ dove, tra l’altro, è possibile chiedere informazioni su come avviare una realtà simile nella propria città o nel proprio quartiere. Un’idea che speriamo possa svilupparsi in futuro essendo davvero innovativa per i nostri tempi.
Carlo Pulici