Antonio Sapienza sbarca a “Città in giallo”

Fa già parte della squadra di autori della PlaceBook Publishing & Writer Agency, Antonio Sapienza, palermitano doc,classe 1957, che è approdato alla collana “Città in giallo” con il suo libro “L’anello mancante”. Il primo della serie Palermo. Sapienza è un farmacista in pensione che dal 2013 ha iniziato a coltivare la passione per la scrittura. Con la PlaceBook ha pubblicato “Il falco della rocca” e “Jamila”. Lo abbiamo intervistato per I lettori di Kukaos.

Cosa ti ha spinto a entrare a far parte della collana “Città in giallo”?

Ho seguito su YouTube un intervista a Fabio Pedrazzi e Claudia Filippini della PlaceBook che spiegavano quali erano i requisiti che doveva possedere un romanzo giallo per fare parte di questa collana: Città in Giallo. Ho ritenuto che alcuni miei scritti potessero rientrare in questa collana e li ho contattati.

Perchè hai scelto Palermo?

Sarebbe facile rispondere semplicemente perchè io sono nato e cresciuto a Palermo. Il motivo principale è che vivendo in una città dalle molte sfaccettature e ricca di storia è stato facile per me ambientare i miei romanzi a Palermo e in Sicilia.

E il titolo come lo hai scelto?

All’interno del mio romanzo si svolge da parte di una delle protagoniste la ricerca della leggendaria tomba del re Cretese Minosse in Sicilia. L’archeologa possiede vari indizi e aiutata dal Capitano Bentivoglio va alla ricerca di quell’Anello mancante che le permetta di identificarne il sito.

Chi conosce la collana sa che parliamo di storie brevi a puntate, una sorta di giallo-serie, come ti sei trovato rispetto ai tuoi precedenti libri?

Ideato il personaggio del Capitano Bentivoglio mi sono reso conto che le sue avventure che si svolgono o partono sempre da Palermo si prestavano bene a far parte di questa collana.

Hai voluto parlare anche di archeologia, ci spieghi questa tua scelta?

Sono amante da sempre di Miti, Leggende e di storia dell’Arte. La mia terra ne offre una quantità enorme e di una bellezza incredibile, ho provato così a abbinare questa mia passione alla mia voglia di scrivere.

Come hai creato il tuo personaggio principale?

Ho creato un personaggio che potesse permettermi di parlare di quello cui tengo tanto l’identità culturale della mia terra ed è per questo che ho pensato a un Capitano dei Carabinieri di Palermo del nucleo T.P.C. (Tutela Patrimonio Culturale) sezione Archeologia.

Ti sei ispirato a qualche persona reale?

No, avevo letto però in passato alcuni articoli su operazioni di recupero di manufatti ed opere d’arte trafugate da musei e siti archeologici da parte di questo particolare Nucleo dei Carabinieri. Questa sezione di recente è entrata a far parte della task force italiana: Unite 4 Heritage (I caschi Blu della cultura) che opera all’estero sotto l’egida dell’UNESCO.

E a qualche giallista famoso? (Chandler, Hammett ecc.)

Credo di aver letto quasi tutti i romanzi di James Patterson, in particolare quelli che hanno come protagonista Alex Cross ( anche se i suoi sono più dei thriller che gialli) e ho letto un po’ di tutto, ma non saprei dire se qualcuno di loro abbia influenzato il mio modo di scrivere.

Hai seguito uno schema o una scaletta per questo libro?

Ho solo cercato di collegare attraverso la trama i vari siti archeologi menzionati e poi vai con la fantasia.

Hai già in mente la prossima puntata?

Bè sarei bugiardo se rispondessi di no, ne ho già pronte almeno un paio…

Bianca Folino