Torna Debora Forni con “Ci sono anch’io” seguito del romanzo “Al chiaro di luna” pubblicato per la Placebook Publishing & Writer Agency lo scorso anno. Nata a Catania nel 1978, Debora Forni è sposata ed ha due figli. Vive in provincia di Verona dove lavora come speaker radiofonica. Proponiamo ai lettori una sua breve intervista.
Dopo “Al chiaro di luna” è la volta di “Ci sono anch’io”, perchè hai sentito l’esigenza di proseguire nella storia che avevi scritto un anno fa?
Perché i miei protagonisti avevano ancora tanto da raccontare a prescindere dal fatto della disabilità, argomento a me tanto importante. Non poteva finire “Al chiaro di luna”, c’erano troppe cose lasciate a metà.
Ci saranno altri seguiti?
Sì, sto preparando il sequel del terzo e ultimo capitolo, ma non posso fare spoiler.
Parliamo del libro, raccontaci qualcosa…
Il libro racconta la vita nel quotidiano, con gli alti e i bassi dei miei personaggi, Cristina e Alex, che si mettono in gioco, è un romanzo ricco di emozioni e di sentimenti, ma soprattutto ha un contenuto dal significato molto profondo, che fa riflettere, appunto perché parliamo di disabilità quasi in tutte le sue sfaccettature.
Quanto è importante la famiglia per te?
La famiglia è molto importante, credo nel suo valore inestimabile al cento per cento, perché dentro il nucleo familiare c’è completamento, quel tanto che basta per completarsi.
Sono più importanti I figli o la coppia?
Se devo essere sincera, i figli perché sono il futuro del mondo. Certo che nella natura non esiste un figlio senza mamma e papà. Per quanto quest’ultima frase possa sembrare scontata o banale, ma ci tengo a sottolinearla.
L’amore riesce a superare qualsiasi difficoltà a tuo giudizio?
Sì, perché l’amore, quello con la A maiuscola è la chiave di tutto. L’amore ci fa capire, ci fa credere, ci fa sperare, ci fa crescere e maturare, ma soprattutto ci rafforza.
Che messaggio vorresti arrivasse ai lettori?
Un messaggio molto chiaro: la sensibilizzazione dell’anima.
Raccontaci perchè dovremmo comprare il tuo libro?
Perché fa riflettere, perché c’è tutto un mondo meraviglioso da scoprire e vivere accanto a una persona diversamente abile.
Desideri da realizzare?
In generale? Ho una lista lunghissima che posso scriverci un libro… scherzi a parte, c’è un desiderio in particolare che mi piacerebbe tanto realizzare ed è quello di collaborare con dei centri diurni per disabili per il sequel di “Ci sono anch’io”. Poi, rimane il desiderio di collaborare con un certo signor Pedrazzi, tu lo conosci?
E progetti futuri?
Ho in mente tanti progetti, che per ora non posso svelare, lascio a voi la curiosità. Del resto, come si dice? Il meglio deve ancora venire.
Bianca Folino