La storia di questi bambini è una leggenda, o si tratta di un vero mistero storico?
La narrazione della vicenda è riportata da due fonti differenti risalenti al XII secolo, periodo in cui si verificò: la prima è quella dell’ abate Ralph di Coggeshall, la seconda quella dello storico William Parvus. Le testimonianze raccontano, che nel villaggio inglese di Woolpit, nel Suffolk, comparvero due bambini con la pelle dal colorito verdastro. Alcuni contadini riferirono di averli trovati nascosti in uno dei canali, che venivano usati per catturare i lupi. Si trattava di un maschietto e una femminuccia, due fratellini. Non parlavano inglese, bensì una lingua del tutto sconosciuta e oltre al colorito strano della pelle, erano abbigliati con vestiti del tutto estranei alla consuetudine del tempo. I due fanciulli mangiavano soltanto fagioli verdi crudi, e a causa dello stato cagionevole di salute in cui il maschio si trovava, morì poco dopo. La bambina per contro, riuscì a integrarsi completamente nella vita del villaggio, imparò l’inglese e cambiò la propria alimentazione, variando gradualmente la colorazione verdastra della sua carnagione. Raggiunta l’etĂ adulta, si sposò ed ebbe dei figli. Raccontò di provenire da un villaggio chiamato Terra di San Martino, dove, a quanto da lei riferito, il sole non splendeva mai, l’atmosfera era sempre crepuscolare, molto simile al tramonto. Non sapeva spiegare come lei e il fratello, fossero arrivati a Woolpit, forse si erano persi inseguendo del bestiame che accudivano. La cosa certa era che erano arrivati lì, seguendo il suono delle campane. Nessuno dei due storici azzardò una spiegazione per lo strano evento, e quelli moderni, hanno qualche dubbio sulla veridicitĂ del racconto.
Esistono due approcci per spiegare l’accaduto. Secondo il primo, potrebbe essere solamente un derivato dal folklore popolare. Non sarebbe altro che una descrizione immaginaria di due abitanti di un “Oltremondo fatato”, o extraterrestre e i bambini sarebbero spiriti o alieni.
La spiegazione però potrebbe essere un’altra. I bambini, con buona probabilitĂ provenivano da una comunitĂ fiamminga, all’ epoca ve ne erano parecchie, ciò potrebbe essere giustificato dalla lingua parlata, molto simile al fiammingo e dal vestiario. Molti villaggi si situavano all’ interno della foresta e questo potrebbe avvallare il racconto dei bambini, che dicevano di arrivare da un luogo dove il sole non c’era mai. La colorazione della pelle poi, potrebbe essere spiegata da una qualche malattia del tipo porfiria verde o anemia ipocromica, storicamente conosciuta come malattia verde. Il cambiamento di alimentazione, potrebbe averla fatta rientrare, giustificando il cambiamento di colorito della piccola.
In ogni caso questa storia rimane tra realtĂ e leggenda, tra folklore e storia, non consentendo a tutt’oggi una spiegazione certa.
Sonia Filippi