Un passo dopo l’altro

C’è chi cammina per tenersi in forma e chi per pacificare l’animo. Il monaco tibetano Tich Nath Han, scomparso recentemente, parlava proprio di “pace ad ogni passo” invitando tutti ad un cammino consapevole dove il piede sa cosa e come sta calpestando, rallentando il percorso e il movimento per conoscerlo meglio. Ci sono anche gli antichi cammini seguiti dai pellegrini che ancora oggi si affollano sopratutto sulla via di Compostela per seguire le orme del passato, conoscere nuovi compagni di viaggio, ma sopratutto se stessi. Nel 2017 il Ministero dei Beni e delle attività culturali ha dato vita al portale www.camminiditalia.it, che è stata la prima mappatura ufficiale dei cammini italiani, in sostanza un contenitore di percorsi con oltre 40 cammini, da quelli dedicati ai santi (cammini francescani e benedettini) e quelli dedicati ai briganti (il sentiero che attraversa l’Aspromonte), il cammino dei luoghi dove visse Dante Alighieri o quello della pace. Insomma il portale è uno strumento utile ai turisti quanto ai pellegrini. Del resto in quegli anni la passione per il cammino ha contagiato molte persone e ancor oggi ci sono individui che preferiscono di gran lunga camminare al viaggiare con i mezzi consueti, come treni, aerei o auto. Bisogna anche considerare che il viaggiatore per eccellenza, cioè Bruce Chatwin viaggiava a piedi e con lui anche il suo amico, il regista Werner Herzog che ha realizzato un documentario proprio sul modo di viaggiare e vivere di Chatwin.

Chiaro che le istituzioni sottoscrivano una mobilità sostenibile quale quella di andare a piedi. Ma qui si tratta di un modo di viaggiare davvero particolare, di una passione per il percorso più che per la meta che spesso diventa strumento di conoscenza, di se stessi e del mondo. Per non parlare di coloro che si buttano in una simile avventura per questioni spirituali. E sono passati diversi anni dalla nascita del portale eppure ancora oggi il turismo lento è in crescita e molti sono i camminatori che hanno scelto un viaggio diverso dal solito, rallentando il ritmo e immergendosi nella natura.

Il portale è ancor oggi utilizzato, a distanza di 5 anni e proprio alla fine del 2021 ha voluto segnalare i 10 cammini più ricercati in Italia. Una sorta di Hit Parade delle vie a disposizione. Al decimo posto il cammino di San Jacopo che mette in collegamento 5 cattedrali e altrettanti luoghi di fede in Toscana nei 173 chilometri di percorrenza, solitamente divise in 6/9 tappe a partire da Firenze. Al nono posto è la via Flavia un percorso di 115 chilometri che si sviluppa per la maggior parte su sterrati o ciclabili e si divide in 5 tappe: Lazzaretto, Bagnoli, Castello di Miramare-Monfalcone, Monfalcone, Fossalon-Aquileia. Ottavo è il cammino dei borghi silenti, un percorso di 91 chilometri che si snoda sulle pendici dei monti Amerini, in Umbria. Suddiviso in 5 tappe, una per ogni giorno di cammino, attraversa luoghi incontaminati e borghi medievali e la sua caratteristica è di essere molto silenzioso, immerso nella natura di boschi di lecci e castagni. Al settimo posto troviamo la famosa via Francigena che si sviluppa in varie regioni, partendo dal Gran San Bernardo e scendendo verso il Piemonte per arrivare in Lombardia e fino in Emilia Romagna e proseguendo per la Toscana fino alla val d’Orcia e al Lazio. Sono 45 tappe che porteranno il camminatore a Roma. Il termine di questa via è infatti la Basilica di San Pietro, dopo mille chilometri di cammino che si rifa al tragitto dell’arcivescovo Sigerico alla fine del X secolo da Canterbury fino a Roma.

C’è poi il cammino 100 Torri, al sesto posto, chiamato così per le tanti torri che si incontrano lungo il percorso che è in Sardegna e ripercorre l’intera costa dell’isola in senso antiorario, con un itinerario ad anello davvero suggestivo che si compone di 8 vie: via degli angeli, via Sarcapos, via Ogliastra, via Gallura, via Catalana, via dei Giganti, via delle Miniere e via del Martirio. Solitamente è diviso in 70 tappe e richiede dai 45 ai 60 giorni di cammino: 1.284 chilometri. Al quinto posto c’è il grande giro del Garda, un itinerario di 195 chilometri suddivisi in 9 tappe che formano un anello intorno al lago. Quarto è il cammino Celeste, un vero e proprio pellegrinaggio che collega diversi luoghi di culto come Aquileia, Maria Saal in Austria e Brezje in Slovenia, il tutto per 365 chilometri nei tre paesi, dei quali il ramo italiano è il più lungo (210 chilometri). Terzo è la Rotta dei due mari, una via interamente pugliese che parte da Polignano e arriva a Taranto. Lo scorso anno questo cammino è stato molto ricercato, sul sito lo hanno visitato per avere informazioni 27mila persone. Si va dall’Adriatico allo Ionio, attraversando la campagna pugliese. Al secondo posto la via del Sale che in passato era un fascio di mulattiere utilizzate per il trasporto del sale. Il cammino unisce la Lombardia alla Liguria, la cui Regione nel 2017 ha stanziato dei fondi per migliorare il cammino e dotarlo di tutti i comfort per i camminatori (ostelli per la notti e punti di ristoro). Il consiglio del portale è quello di percorrere in 4 giorni questa via che unisce 4 provincie.

Il podio di questa hit è della via degli Dei, il cammino più ricercato con 60mila visite durante lo scorso anno. Si tratta di un percorso di 130 chilometri che unisce piazza Maggiore a Bologna con piazza della Signoria a Firenze. Si chiama così per il nome delle varie località e monti che si attraversano lungo il cammino (tipo monte Adone o monte Venere). Richiede dai 4 ai 6 giorni di percorrenza e può essere percorso anche in bicicletta, suddiviso in lunghe tappe di 30 chilometri giornalieri perché ha dislivelli impegnativi. Chiaramente la raccomandazione è quella di non improvvisare nulla e prepararsi per il cammino prescelto.

Redazione