Corallo: molto più di un gioiello

Il corallo è, fin dai tempi più antichi, considerato un amuleto con proprietà magiche. È ritenuto apotropaico, cioè capace di allontanare il malocchio e di protezione, specialmente nei confronti dei neonati. L’origine del corallo, è spiegata nella mitologia greca da Ovidio con la storia di Perseo. Dopo aver decapitato Medusa, posò la testa di quest’ultima sulla riva del fiume. Mentre si lavava le mani, vide che il sangue aveva trasformato le alghe in corallo rosso. Per questo, la parola greca che lo indica è Gorgeia, poiché Medusa era una delle tre Gorgoni, mostri della mitologia greca figlie di Forco e Ceto che abitavano nell’estremo occidente del mondo conosciuto dai Greci.

Secondo gli antichi arabi e i romani donava un destino felice e il buonumore, ma aveva anche proprietà curative. La polvere da esso ricavata, si somministrava come medicinale per la cura e la prevenzione delle crisi epilettiche, per eliminare gli incubi e per la dentizione. In Africa e Asia era considerata la pietra sacra per eccellenza. Alcuni racconti narrano, che se posta sul capo, fungesse da intermediaria tra l’uomo e Dio. Il significato come amuleto specifico per l’infanzia, fu conservato anche nel Medioevo e nel Rinascimento. Lo troviamo indossato perfino da Gesù Bambino, in alcuni dipinti privati. Le sue caratteristiche morfologiche lo resero una protezione contro i fulmini e la morte improvvisa, specialmente nei neonati. Nel Medioevo inoltre, alcuni rametti cruciformi, lo affiancarono al simbolo della croce, e quindi come protezione contro il demonio.

Il corallo rosso è denominato anche Pietra di Sangue appunto per la sua origine mitologica. Si ritiene che doni senso di aggregazione eliminando tensioni e stati di ansia createsi in un tempo passato, migliori la comunicazione e aiuti a eliminare la timidezza. Il corallo tempra tutto l’apparato scheletrico e in particolare il rosso, viene usato per combattere l’osteoporosi. È associato al secondo Chakra e al segno zodiacale dello Scorpione. È in stretta relazione col simbolo dell’albero, inteso come asse del mondo, e dell’acqua, come sorgente di vita. Ciò è dovuto alla sua origine dalle profondità del mare, generoso dispensatore di ricchezze emotive.

Sonia Filippi