Si intitola “La fenice sul filo di spago” il nuovo romanzo di Giorgia Deidda autrice della Placebook Publishing &Writer Agency. E’ un libro autobiografico e i lettori di Kukaos avranno già riconosciuto nel nome l’autrice della silloge poetica “Sillabario senza condono”. Deidda abita in provincia di Foggia e da sempre ama la letteratura russa e tedesca, oltre alla poesia. Frequenta lingue all’Università di Bari ed ha iniziato a scrivere a soli 13 anni. Tra le sue passioni c’è anche il disegno per il quale si ispira alle opere di Milo Manara e Saturno Butto. L’abbiamo incontrata per una breve intervista che proponiamo ai lettori.
Dicci qualcosa del titolo, come lo hai scelto?
Inizialmente il titolo che avrei voluto scegliere era: “Sul filo del rasoio“. Poi il mio compagno mi ha suggerito la parola “Spago” e io ho aggiunto la fenice, simbolo di rinascita. Rappresenta la caducità della vita
Perché hai scelto di raccontarti in un libro?
Perché avevo questo diario, da molto tempo, esattamente dal 2013 al 2021 in cui raccontavo le mie vicissitudini, intervallate da poesie e racconti. Pensavo fosse un modo per esprimere le mie idee e la mia complessità
E perché la prosa e non la poesia?
Ho voluto sperimentare anche la prosa, per cimentarmi in tecniche narrative differenti. La prosa è anche una costante nel mio modo di scrivere; poter scrivere un romanzo mi ha permesso di valutare più possibilità e di sperimentare
E’ stato più difficile o più terapeutico?
È stato sicuramente terapeutico. È una catarsi, il fatto di mettere su carta le proprie emozioni e le proprie conquiste, le proprie sconfitte, i propri dolori e le rotture, gli amori e le amicizie
Tu citi spesso Sylvia Plath, è a lei che ti ispiri?
Mi ispiro molto a lei. È sempre stata la mia fonte di ispirazione sin da quando ero adolescente; quando lessi i suoi diari mi rimpromisi di scrivere anch’io un diario che potesse raccogliere la mia vita fino ad ora accompagnata da poesia
Stai uscendo anche con una silloge poetica, preferisci i versi o la prosa?
Preferisco sicuramente la poesia; sono nata con la poesia, è la mia forma mentis
Questa non è la tua prima esperienza editoriale…
Non lo è; infatti il mio primo libro è stato una silloge poetica dal nome “Sillabario senza condono”. Ha avuto molto successo
Dicci perché dovremmo comprare il tuo libro?
Perché è uno spaccato di vita, perché molti ci si potrebbero immedesimare, soprattutto chi ha sofferto molto
Sogni nel cassetto?
Scrivere, scrivere ancora, scrivere incessantemente. Viaggiare, guardare posti nuovi, visitare Roma per bene, andare negli USA
E progetti futuri?
Sicuramente ho nel cassetto un nuovo romanzo e una nuova silloge poetica. Si vedrà