Emergenza acqua: la risposta dall’aridocoltura

L’acqua è preziosa e le risorse non sono infinite. In tempi di crisi climatica il tema dell’acqua come nutrimento da salvaguardare è uno dei tanti che sta prendendo piede. La necessità di tutelare le risorse idriche si sta facendo sempre più urgente.

Nell’ultimo decennio le risorse pro capite di acqua potabile sono diminuite del 20 per cento. Bisogna aggiungere che 2,4 miliardi di persone attualmente vive in paesi soggetti a stress idrico, dove cioè le carenze idriche sono all’ordine del giorno. In questo panorama l’agricoltura è responsabile del 72 per cento del consumo di acqua dolce a livello mondiale.

Diventa perciò necessario coltivare utilizzando meno acqua possibile. E la risposta potrebbe arrivare proprio dall’aridocultura, un metodo agricolo praticato secoli fa da alcune comunità che hanno dovuto adattarsi alle zone aride nelle quali abitavano. Questi popoli non avevano la possibilità di sfruttare metodi di irrigazione nè potevano contare sulle precipitazioni che erano davvero minime.

Corn crops suffer as drought continues. Corn field with very dry soil. Dry Corn field in the Turkey. Extreme droogte in Adana. Agriculture

L’aridocoltura si basa su tecniche di lavorazione del suolo che aumentano la sua capacità di trattenere l’acqua in profondità creando riserve idriche ed evitando la dispersione e l’evaporazione della stessa. Questo tipo di agricoltura è adatta per viti, ulivi, legumi, patate, frutta e alcuni tipi di cereali. Viene praticata in Sud Italia, Spagna e in alcuni paesi dell’Africa.

Questa potrebbe essere una risposta all’emergenza idrica, chiaramente se si investirà sulle tecniche che andranno affinate e approfondite, così da renderle praticabili con altri tipi di coltivazioni. Oggi viene utilizzata anche per la produzione di foraggio animale e per alcuni orti.

Redazione