I significati nascosti delle favole

Quasi tutte le favole così come noi le conosciamo, hanno in origine, una versione più cruenta e a volte sadica. Questo perché inizialmente erano rivolte a un pubblico adulto. Solamente in un secondo tempo, è nata una versione edulcorata direttamente fruibile da un pubblico di bambini. In realtà ogni favola nasconderebbe un significato celato. Per lo psicologo Bruno Bettelhaim, nell’apparente innocua favola dei fratelli Grimm, “La bella addormentata nel bosco”, la fata che lancia la maledizione è il menarca. La scena della fanciulla che muore dopo essersi punta, la fine dell’infanzia e il bacio del principe l’entrata nell’età adulta.

Anche in “Cappuccetto Rosso” si possono trovare numerosi significati nascosti. Ne sarete stupiti, ma la povera bambina che va nel bosco con la mantellina rossa, non sarebbe altro che il simbolo della prostituzione. Nel XVII secolo il rosso, in Francia, rappresentava proprio le prostitute. In alternativa la mantellina potrebbe indicare anche l’arrivo della prima mestruazione, e l’entrata nel bosco, la pubertà. È evidente che il lupo rappresenterebbe l’uomo come predatore sessuale, da cui la bambina deve proteggersi. Un significato che sarebbe contenuto anche nella morale, dove l’autore, invita le fanciulle per bene a non dare confidenza agli sconosciuti. In alcune versioni differenti da quelle dei Grimm e di Perrault, “Cappuccetto Rosso” contiene anche riferimenti affatto celati, alla violenza e al cannibalismo, dove la protagonista mangia, a sua insaputa, la carne della nonna.

Significati nascosti ci sarebbero anche in “Cenerentola” che rappresenterebbe, secondo alcuni, il femminismo allo stato puro, schiacciato da personalità distorte e travisate (la matrigna e le sorellastre).

Non poteva mancare “Biancaneve” dove è evidente il conflitto tra madre e figlia. La fuga della fanciulla dalla casa materna rappresenta il distacco dalla famiglia di origine, doloroso ma necessario. La morte apparente di Biancaneve è poi interpretata, come la morte della bambina che diventa donna, il morso della mela, potrebbe significare l’assaggio dell’illecito, di ciò che era stato proibito. Cioè il dare sfogo agli impulsi sessuali dell’adolescenza. Ma c’è chi vi arriva a intravedere, nel cartoon classico della Disney, un palese riferimento alla droga. Sì avete capito bene. In lingua originale il nome della protagonista è “snow white”, un evidente accostamento alla polvere bianca, mentre quelli dei nani, un richiamo ai suoi effetti. Doppey (sfatto Cucciolo), Grumpy (irritabile Brontolo), Sneezy (che starnutisce Eolo), Happy (allegro Gongolo), Bashful (schivo Mammolo), Doc (dottore Doc), Sleepy (assonnato Pisolo).

Nonostante tutto però, il fascino delle favole raccontate davanti al fuoco del camino, le sere d’inverno, conserva ancora tutta la sua magia sia per i grandi che per i piccini. Al di fuori del tempo e di tutte le possibili interpretazioni delle stesse.

Sonia Filippi