Nel mese di luglio stanno ancora tenendo banco le dichiarazioni di David Grusch, l’ufficiale dell’aeronautica militare degli Stati Uniti (USAF) pluridecorato in Afghanistan ed ex funzionario dell’Intelligence che ha affermato pubblicamente che il governo federale degli Stati Uniti mantiene un programma di recupero UFO altamente segreto ed è in possesso di veicoli spaziali “non umani” e piloti morti.
A cascata stanno emergendo pure altri sconcertanti elementi che, attenzione, per il Cun (Centro Ufologico Nazionale) non hanno nulla di così “sconcertante”. Il tutto fa riferimento al fatto che dagli Usa arriverebbe la conferma sul famoso caso degli “UFO files di Mussolini”: si tratterebbe del presunto recupero nel 1933 da parte dell’Ovra – la polizia segreta fascista – di un Velivolo Non Convenzionale, come erano identificati allora gli odierni UFO. Tale recupero sarebbe avvenuto a Magenta in Lombardia e il tutto risulterebbe da una serie di documenti pervenuti in originale al Cun da fonte anonima, ma fatti periziare sia chimicamente, sia da un punto di vista lessicale, formale, storico e strutturale da un perito. Il Governo fascista all’epoca decise però di secretare l’evento ritenendolo un rivoluzionario mezzo aereo di un’altra Potenza europea e ne affidò lo studio ad un team di esperti denominato “Gabinetto RS/33” (sigla in cui RS sta per “Ricerche Speciali” e 33 è l’anno di nascita del gruppo) guidati dal Presidente della Regia Accademia d’Italia Guglielmo Marconi, che effettuò senza successo studi di retro ingegneria sul mezzo recuperato. La scelta di considerarlo un mezzo di provenienza Europeo (nella fattispecie Nazista) è stata una valutazione univoca dettata dal Duce che contro il parere scientifico del Gabinetto RS/33, che lo considerava un mezzo proveniente da “altri Mondi”, lo spinse con ogni probabilità alla rovinosa alleanza con la Germania Hitleriana.
Perché mai dovrei azzardarmi a formulare una simile ipotesi storica?
Per un motivo particolarmente intrigante….
A detta di altri ufficiali Usa, sembrerebbe che assieme al velivolo recuperato in Italia nel 1933 ci fosse stato ben altro. All’arrivo degli Alleati in Italia tutta la documentazione relativa alla questione sarebbe caduta in mano agli Americani nel 1945 e l’Oss (l’antenata della Cia) ne avrebbe curato il trasporto dall’Italia liberata, agli Stati Uniti. Ma assieme a tutta la documentazione e ai resti del velivolo o parti di esso, stoccati presso i capannoni della Siai Marchetti a Vergiate, i militari americani avrebbero recuperato due corpi dei presunti piloti tenuti dentro a delle casse sotto formalina, la cui statura era all’incirca di 180 centimetri con capelli biodi e occhi chiari. Oggi sappiamo molto bene che questi tratti somatici sono pressoché assimilabili a presunte entità aliene denominate Nordici, tanto care al contattismo ufologico.
Chiaramente all’epoca erano elementi che avrebbero fatto credere a Mussolini di trovarsi davanti a dei corpi di piloti tedeschi; ecco perché azzardo che alla fine egli avesse considerato di trovarsi davanti ad un mezzo altamente tecnologico di costruzione germanica. E, ribadiamo, il tutto contro il parere del Gabinetto RS/33 e dello stesso Guglielmo Marconi!
È chiaro che resta molto da chiarire sulla questione degli Ufo files di Mussolini, com’è stata ribattezzata l’intera vicenda.
Vorrei quindi fare un veloce punto della situazione sulla questione:
- ci sono molti detrattori e scettici sulla vicenda: vorrei capire come questi fanno a screditare l’intera vicenda ma soprattutto la documentazione in possesso del Cun, che ricordiamo per la maggior parte risulta essere in ORIGINALE. Screditarla significa anche andare contro TUTTE le perizie eseguite sui documenti, che tra l’altro alcuni sono stati purtroppo distrutti per poter effettuare tutte le analisi del caso. Ricordo che il perito, il Consulente Tecnico Antonio Garavaglia di Como (attualmente deceduto…) ha confermato l’attendibilità dei documenti in base alle prove eseguite dal suo laboratorio. Quindi non avendo gli scettici la documentazione in originale, su cosa basano il loro discredito? Inoltre vorrebbe dire screditare anche il lavoro degli storici (ad esempio Andrea Bedetti, storico ed esperto del periodo fascista itliano) contattati da Roberto Pinotti (Presidente) e Alfredo Lissoni del Cun. Quindi tutte persone accademiche che agli occhi dei negazionisti risulterebbero TUTTE incompetenti!
- non ci sono prove sull’effettiva presenza di corpi recuperati: effettivamente su questo punto dobbiamo essere onesti. Allo stato attuale non risultano prove effettive sulla reale presenza di corpi recuperati assieme al velivolo. In questo caso esistono solamente dichiarazioni pervenute da militari che avrebbero avuto accesso a documenti che dimostrerebbero questo aspetto; o dichiarazioni di parenti di ex militari che avrebbero ricevuto confidenze dai loro parenti. Sotto questo aspetto il Cun non può dichiarare nulla, se non prendere atto delle sole affermazioni di soggetti provenienti dagli Usa. Ad esempio un primo resoconto viene da William “Bill” Brophy Jr, il cui padre ex militare affermava di aver visto dei corpi mentre prestava servizio come Tenente Colonnello nell’aeronautica degli Stati Uniti (USAF), avendo collaborato ad operazioni di copertura per recuperare Ufo precipitati negli Usa. A detta del genitore apparentemente alcuni di questi furono recuperati nel 1933 in Lombardia, in Italia, dove si era schiantato un misterioso velivolo ben prima di Roswell (1947). Ma anche Luis Elizondo, in un’intervista con Max Moszkowicz ha confermato questa voce, dicendo di aver visto documenti dell’ufficio di Mussolini che ha trovato particolarmente convincenti e di farlo ragionevolmente ipotizzare che parti del velivolo fossero state trasportate negli Stati Uniti.
Quindi allo stato attuale, da oltre oceano emergerebbero esclusivamente delle CONFERME più che delle novità assolute su questo caso; quindi con buona pace per i detrattori, ad oggi non sussistono valide argomentazioni per smentirne la veridicità dei fatti.
Qualcuno ha fatto notare che quanto sta emergendo farebbe parte di un quadro studiato a tavolino dall’Intelligence americana per screditare l’intera questione avvalorando così un falso ufologico. E questo perché ad oggi nessuna “gola profonda” è stata citata o chiamata in giudizio dai vertici del Pentagono o dei Servizi segreti.
Ma per chi non ci fa caso, David Grusch non sta commettendo alcun reato per gli Stati Uniti: infatti sta semplicemente parlando di Ufo recuperato in Italia. Quindi non può essere “incastrato” o richiamato per ipotetiche dichiarazioni contro la sicurezza degli Usa in quanto sta facendo dichiarazioni che riguardano esclusivamente altri Stati. Certo, potrebbe essere in accordo con i suoi vertici per fare delle dichiarazioni pilotate a tal riguardo; ma allora in questo caso significherebbe che c’è “qualcuno in alto che ci ama”! E che avrebbe tutto l’interesse per far sì che finalmente qualche cosa possa uscire dal cilindro magico…
Per chi volesse approfondire la questione degli Ufo Files del Duce consiglio vivamente di rivedere l’ottima esposizione di Roberto Pinotti sul canale YouTube del Cun:
Mirko Pellegrin
Coordinatore Cun TriVeneto
https://www.centroufologiconazionale.net/
www.facebook.com/CentroUfologicoCUN
www.facebook.com/cunvenetotrentinoaltoadigefriuliveneziagiulia