Il rito della luce

Torna Antonio Sapienza con una nuova puntata di “Città in giallo” ambientata a Palermo e pubblicata da PlaceBook Publishing & Writer Agency: Il rito della luce. Sapienza è un farmacista in pensione che si dedica alla scrittura fin dal 2013 e ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Lo abbiamo intervistato per i lettori di Kukaos.

Questa è la seconda puntata per “Città in giallo” o una storia ex novo?

“Il Rito della luce” è il secondo caso di cui si occupa il mio “Capitano Marco Bentivoglio”, che fa parte della serie omonima (I casi del Capitano Bentivoglio) inserita nella collana Città in giallo, nella sezione gli Archeo Gialli.

Però è sempre ambientata a Palermo…

Le indagini del Capitano Marco Bentivoglio partono sempre dalla sede dei Carabinieri del T.P.C. di Palermo dove si trova il suo ufficio, in questo caso si sposteranno nella vicina zona di Castel di Tusa, localitĂ  posta al confine fra le Province di Palermo e Messina.

Come hai scelto il titolo?

Anni fa ho partecipato, durante il Solstizio d’Estate, al “Rito della Luce” una manifestazione che si svolge presso la Piramide di Motta D’Affermo. e ne sono rimasto affascinato, per il luogo e la coreografia. In seguito visitata anche la mervigliosa “Fiumara D’Arte” presente nelle zone vicine ho voluto sviluppare una storia in questi luoghi affascinanti.

A chi o cosa ti ispiri per creare i tuoi gialli?

Mi piace che a fare da sfondo alle indagini del mio Capitano siano le tante bellezze della mia cittĂ  e della Sicilia.

Ogni luogo nella mia terra è inoltre così impregnato di miti, leggende, storie di dominazioni e di ribellioni che trovare degli spunti per scrivere un “Archeo – giallo”, per un amante del territorio come me, diventa un puro piacere.

Perchè hai scelto un capitano per investigare?

Marco Bentivoglio è un Capitano dei Carabinieri del nucleo T.P.C di Palermo, sezione Archeologia, si occupa perciò di Tutela del Patrimonio Culturale e Ambientale ed ha dunque capacità e formazione per occuparsi dei vari casi che gli faccio affrontare.

Però questa volta lo hai affiancato a un’amica…

Francesca Pensabene, detta Cicca, è una giornalista che si occupa di argomenti di Culura, Tradizioni e Culti Antichi e Popolari, da sempre legata da una amicizia “particolare” al Capitano. Presente già nel primo episodio “L’anello mancante”, in questo caso è lei, che per lavoro si trova a Castel di Tusa per seguire la manifestazione il “Rito della Luce”, a coinvolgere Marco nella ricerca di una ragazza straniera scomparsa misteriosamente durante il suo svolgimento.

Ti diverte questa collaborazione con la collana “Città in giallo”?

Per me è stata una bellissima opportunità che mi ha permesso, pur non essendo un giallista purosangue, di far parte di questo bel progetto in una sezione quella degli “Archeo gialli” che penso mi calzi a pennello.

Ma preferisci scrivere “a puntate”, cioè in serie, o inventare nuove storie?

Amo molto il mio personaggio “Il Capitano Marco Bentivoglio” perchè mi permette nel corso delle sue indagini di raccontare storie, miti e leggende dei luoghi dove lui opera, per cui sicuramente mi servirò ancora di lui. Navigando su internet però non appena trovò qualcosa che mi incuriosisce sono pronto ad approfondire l’argomento per inventarci su una storia e dare vita a un mio prossimo romanzo.

Come promuoverai questo libro?

Oggi giorno stimolare la lettura di un libro di un autore non conosciuto è un operazione difficile e complessa. Chi compra un libro normalmente fa una scelta dettata dai propri gusti letterari e trovato un autore che risponde ai quei requisiti lo segue anche nelle sue successive uscite, A volte però lo fa a pelle perchè la sinossi del romanzo lo incuriosisce, a volte semplicemente perchè ha una copertina intrigante a volte perfino perchè è di moda. Io confido, non avendo grossi mezzi per farmi pubblicità, nel passa parola affidato ai social o alle riunioni organizzate con un gruppo di persone potenzialmente interessate all’argomento. Ho partecipato in passato anche a dei concorsi letterari ma sinceramente sono stati una grande delusione, per me sono risultati solo una macchina mangia soldi e distruggi sogni miei e di tanti neo scrittori.

Stai lavorando a qualcosa di nuovo?

Certo, sia chi scrive per professione sia chi lo fa solo per hobby, ce l’ha nel sangue e non riesce a fermarsi, deve solo chiudere gli occhi e aspettare l’ispirazione certo che prima o dopo arriverà. Io ho appena terminato un nuovo romanzo, questa volta si tratta di un “Fantasy”, che ho già inviato alla redazione della PlaceBook, la mia casa editrice di riferimento, dove ho trovato gente seria e preparata, in un mare frequentato da orche assassine (quello dell’editoria ndr), e inoltre sono al lavoro su un nuovo romanzo ma questa è tutta un altra storia.

Bianca Folino