(In)giustizia e dintorni

Un titolo accattivante e una storia basata su eventi realmente accaduti. Sono questi gli ingredienti del romanzo di Mario Izzi “(In)giustizia e dintorni” edito dalla PlaceBook Publishing & Writer Agency. Izzi è nato a Roma e vive a Collecchio, in provincia di Parma. Per anni ha operato nel settore finanziario pur coltivando la passione per la scrittura e per la lettura.Al suo attivo ha diversi riconoscimenti letterari, tra i quali anche Libromania edizione 2022. Proponiamo ai lettori la sua intervista.

Presentati ai lettori di Kukaos, chi è Mario Izzi?

E’ un anziano (usando il politically correct di moda potrei anche dire diversamente giovane) con alle spalle una vita movimentata. Ex ufficiale di complemento dell’Esercito, ex bancario, ex promotore finanziario, ex mediatore creditizio, ex consulente d’impresa: un radioso futuro dietro le spalle, come disse il grande Vittorio Gassman. Due matrimoni, due figlie, quattro nipoti. Attualmente in pensione, coltiva un orto, si occupa della famiglia, di un cane, legge molto, scrive.

Com’è nata la tua passione per la scrittura?

Ho cominciato a scrivere a quindici anni le cose che si scrivono a quell’età: soprattutto versi, poi ho continuato con riflessioni, appunti… tutte cose che ho tenuto per me.

Smessa l’attività lavorativa nel 2013, bloccato in casa per una gamba rotta, ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo, poi pubblicato nel 2019, appartenente al genere fantascienza distopica.

E per il genere poliziesco?

Ad eccezione dei romanzi rosa, ho letto, e leggo di tutto, il genere poliziesco come quasiasi altro. La vera passione è la lettura in generale.

Come hai scelto il titolo del tuo libro?

Questo libro nasce da una vicenda di mala finanza sfociata in un episodio di mala giustizia, che ho vissuto direttamente come parte lesa, intorno alla quale ho costruito una storia con personaggi in parte reali, in parte inventati. Il titolo è venuto da sé.

Ti ispiri a qualche autore quando scrivi?

Mi piacerebbe saper scrivere come Stephen King, ma anche come Gianrico Carofiglio e come tanti altri che sarebbe troppo lungo stare a elencare. Ma poi non mi ispiro a nessuno, o a tutti, nel senso che tutto quello che si legge rimane dentro e torna fuori quando si scrive, anche se non ce ne rendiamo conto.

Perchè hai deciso di unire una trilogia in un unico libro?

La prima parte era stata pubblicata come libro a sé stante da una piccola casa editrice con cui avevo già firmato il contratto per un secondo libro. Poi la casa editrice ha chiuso, mentre io avevo finito il secondo libro e iniziato il terzo. Con PlaceBook abbiamo deciso che era più semplice riunire le tre parti in una sola opera.

Ti sei ispirato a una storia vera?

Sì. Come ho già accennato, una storia vera e vissuta direttamente: due processi, uno penale e uno civile, con sentenze diametralmente opposte che hanno creato una palese ingiustizia a favore degli uni (personaggi eccellenti) e a spese degli altri (gente comune). Ho cercato di semplificare i meccanismi, a volte complicati e astrusi, della nostra giustizia (o ingiustizia, appunto) perché risultassero comprensibili a chiunque. Mi sono anche sforzato di usare, nei dialoghi, un linguaggio simile il più possibile a quello parlato, a beneficio della credibilità di personaggi e situazioni.

E a quali fonti ti rifai, per le indagini e per gli atti processuali?

Per questo libro sono partito dai ventiquattro faldoni del processo penale cui ho avuto accesso come parte lesa, le cui fotocopie sono ancora in mio possesso. Sono comunque acculturato a sufficienza in materia legale per poter scrivere altri libri dello stesso genere.

Come promuoverai il tuo libro?

Purtroppo i tanti cambiamenti di residenza di una vita da zingaro giocano contro l’opportunità di promuovere la mia opera con eventi firma-copie in una zona in cui sono praticamente sconosciuto. A parte l’attiva partecipazione, da svariati anni, a un forum di scrittori in cui ho subito pubblicizzato il libro, frequento raramente i social. Non mi resta che contare, per ulteriore promozione, su PlaceBook e Kukaos…

Stai già scrivendo qualcosa di nuovo?

Qualche racconto, e sto pensando al sequel del mio primo romanzo, quello di fantascienza. Potrebbe nascere una saga interessante per PlaceBook, chissà.

Bianca Folino