“La prova”, è questo il titolo dell’ultimo romanzo di Francesca Panzacchi già conosciuta ai lettori per i suoi titoli della collana “Città in giallo” edita dalla PlaceBook Publishing & Writer Agency. La scrittrice si è laureata in Scienze Politiche all’Università di Bologna con una tesi su Goffman. Scrittrice e fotografa, ha ottenuto importanti riconoscimenti in ambito letterario. Ha collaborato con Il Resto del Carlino e con varie case editrici in qualità di curatrice di collana. Attualmente è curatrice per Edizioni della Sera. L’abbiamo intervistata per i lettori di Kukaos.
Presentati ai lettori con tre frasi che ti rispecchiano
Domanda bella e difficile. La prima frase potrebbe essere questa: La natura e gli animali sono un bene supremo e vanno tutelati in ogni modo possibile.
Ed ecco le altre due: La scrittura è un dono che va coltivato e condiviso.
Bisogna circondarsi di persone affini, vicine al nostro modo di sentire.
Come hai scelto il titolo del tuo libro?
Questa volta è stato facile: il titolo racchiude perfettamente lo spirito del libro. Ludovica, la bella protagonista, verrà messa alla prova dall’uomo che ama. Riuscirà a non deluderlo?
Com’è nata in te la passione per la scrittura?
Potrei dire che sia con me da tutta la vita. Da piccola ero un’accanita lettrice e ho sempre scritto, anche quando non immaginavo di poter pubblicare le mie storie.
Ci sono autori che ti hanno ispirato?
I giallisti italiani, in particolare quelli emiliani. Per quanto riguarda il romance invece mi affido piĂą a un sentire personale.
Che significato ha per te l’amore?
Tutto gravita intorno all’amore o alla sua mancanza… è la più bella e potente delle pulsioni umane.
Che messaggio vorresti arrivasse ai lettori?
Che ogni storia d’amore è bella, anche quando appare decisamente poco convenzionale, come quella narrata in questo romance. L’amore non ammette regole e non bisogna mai fermarsi alle apparenze.
E come promuoverai il tuo libro?
Un po’ on line, un po’ tramite presentazioni nelle librerie.
Tu hai scritto anche per la collana “Città in giallo”, ecco cosa preferisci, il romance o il giallo?
Sono generi molto diversi, ma li amo entrambi… è l’ispirazione a decidere quando scrivere storie delittuose e quando invece storie d’amore.
Preferisci scrivere a 4 mani o da sola?
Scrivere a quattro mani è un’occasione di arricchimento personale e può risultare anche molto divertente, tuttavia le storie che sento più mie sono quelle che ho scritto da sola.
Stai giĂ lavorando a qualcosa di nuovo?
Non ho ancora iniziato la stesura di un nuovo romanzo, ma ho giĂ in testa alcune idee dalle quali partire.
Bianca Folino