La maggioranza degli italiani lo ricorda nei panni dell’”Uomo in ammollo”, una nota pubblicità degli anni ’60. Franco Cerri però, deceduto ieri all’età di 95 anni, era soprattutto uno dei più prestigiosi jazzisti della scena italiana.
Nel 1945, dopo essere entrato a far parte dell’Orchestra di Gorni Kramer, aveva iniziato a farsi conoscere come chitarrista e ad aprirsi le porte per avvicinare gli artisti di maggior fama a livello internazionale. Tra le collaborazioni più famose si ricordano quelle con Django Reinhardt, Wes Montgomery, Chet Baker, Gerry Mulligan, Lee Konitz, Dizzy Gillespie e Billie Holiday solo per citarne alcuni.
La sua discografia conta una quarantina di album come solista ed una dozzina di collaborazioni con artisti italiani del calibro di Mina, Roberto Vecchioni, Bruno Lauzi sino ad una recente collaborazione, nel 2014, con Elio e le storie tese per l’incisione di una versione swing di Vattene Amore.
Oltre ad essere in possesso di una abilità tecnica non comune oltre che versatile, di lui ricordiamo l’affabilità con cui si rapportava al pubblico ed il profondo rispetto nei confronti dei musicisti che si trovavano sul palco al suo fianco.
Per ricordarlo nella sua veste migliore vi proponiamo qui di seguito un brano dal suo repertorio che rendeva omaggio alla musica brasiliana, da sempre uno dei suoi amori.
Carlo Pulici