L’abbraccio dell’arcobaleno

Di professione fa la giornalista, ma la sua grande passione rimane la scrittura letteraria. Amalia Di Bartolo si presenta ai lettori di Kukaos con il suo ultimo romanzo “L’abbraccio del’arcobaleno” edito da PlaceBook Publishing & Writer Agency con la quale ha giù pubblicato una raccolta di racconti e un libro di ricette di cucina. Di Bartolo è nata a Parma nel 1970 ma vive e lavora a Como, dove fa la cronista per la Provincia di Como e collabora con altre testate. Ha ricevuto diversi riconoscimenti ai suoi scritti e sta già pensando alla prossima storia che metterà nero su bianco. Proponiamo ai lettori una breve chiacchierata con lei.

Come hai scelto il titolo del tuo romanzo?

Il titolo prende il nome dal capitol finale del romanzo e riassume il senso del libro

E l’ambientazione?

L’ambientazione viaggia dalla Spagna a Roma e Milano, passando anche per le Marche. Ho scelto luoghi a me noti che potessero dare un senso alla storia e inquadrare i personaggi

Perchè ogni capitolo è contrassegnato da uno specifico colore?

Ogni capitolo è contrassegnato da un colore in base alle vicende fattuali ed emotive della protagonista Chantal e per far passare il messaggio che non bisogna permettere a nessuno di pennellare di nero il nostro percorso. Infatti il sottotitolo del romanzo è “Siate sempre liberi di scegliere quale colore dare alla vostra vita”. Il colore rimanda al concetto di libertà e di speranza. Bisogna essere liberi di fare le proprie scelte.

E come associ i colori alle emozioni?

La protagonista dovà lottare in tante situazioni, dall’abbandono alla violenza, da un amore tossico fino all’amore eterno, e poi la disgregazione della famiglia e la malattia ma la speranza e la fede sono il filo conduttore del romanzo che avrà un lieto fine. I colori sono associati alle emozioni di Chantal e soprattutto al senso e alla prospettiva future dei singoli eventi. Nel romanzo Chantal cresce, da bambina a donna e ogni colore riporta il senso di quel momento.

Che significato ha per te l’amore?

L’amore per me ha valore universale. Non solo l’amore nel senso classico tra uomo e donna ma è un concetto più ampio dettato dalla fede. E la ricerca della fede è un altro tassello fondamentale di questo libro che vuol far passare un messaggio di speranza anche per chi vive situazioni drammatiche. Io sono cattolica e per me la fede come l’amore sono elementi molto importanti. Esiste anche l’amore per il prossimo in senso generalista, ne parole soprattutto in un altro romanzo, Voglia d’Amore edito da l’Erudita Edizioni, pubblicato nel 2020.

E la fede?

Chantal, la protagonista, scoprirà la fede lungo un percorso molto travagliato, come accade per molti. All’inizio della storia, Chantal e sua madre Blanca sono colpite da una maledizione lanciata da una donna. Inizia così un percorso di fede che darà un senso alla vita di Chantal, lascio al lettore la sorpresa di scoprire come.

Tu scrivi per la Provincia di Como, quanto il giornalismo ha influenzato la tua scrittura?

L’amore per la scrittura inizia quando avevo 14 anni, ma il sogno si è realizzato quando ho iniziato a scrivere per i quotidiani. La mia vita di giornalista mi ha consentito di allenarmi con la scrittura e mi ha portato a scrivere romanzi, come è accaduto a molti miei colleghi ma il tipo di scrittura è molto diverso. Quando si scrive un articolo è necessario essere sintetici e ricchi di dettagli. Diversamente nei racconti o nei romanzi la scrittura deve essere più fluida. Sono due cose diverse.

Preferisci la cronaca o la letteratura?

La cronaca è il mio lavoro, fare la giornalista è la mia professione, la scrittura di libri, anche se sono già quattro, è una passione, non è il mio lavoro. Amo entrambi ma sono due cose diverse. Sono comunque una persona che ama molto leggere. I libri come la musica sono tra le mie passioni.

Questo libro ha come protagoniste tre generazioni di donne, a tuo giudizio le donne oggi hanno bisogno di una voce?

Credo di si. Sicuramente rispetto al passato sono stati fatti passi da gigante ma le donne hanno ancora paura di parlare di argomenti come la violenza sulle donne. C’è il timore del giudizio e la paura di essere colpevolizzate. Anche la protagonista Chantal vivrà un amore violento soprattutto psicologicamente ma riuscirà ad uscirne.

Stai già scrivendo qualcosa di nuovo?

Ho una idea in testa, mi piacerebbe scrivere un altro libro al femminile ma è presto per parlarne.

Bianca Folino