Mario ed io

Ha voluto scrivere un libro autobiografico per dire al mondo che in realtà nessuno di noi muore, siamo immortali e non perdiamo mai veramente chi amiamo. E’ Valeria Pugiotto che entra a far parte della famiglia PlaceBook publishing & Writer Agency con il suo libro “Mario ed io”, in due edizioni, una italiana e una americana. Pugiotto, classe 1967, è nata a Roma ed ha studiato e vissuto per anni all’estero. E’ archeologa e dà molta importanza alla parte spirituale della nostra vita. L’abbiamo intervistata per i lettori di Kukaos.

Perchè hai voluto scrivere questo libro?

E’ stato un atto d’amore scrivere questo libro. Un atto d’amore per l’uomo che amo da tante vite, per l’Universo che mi ha permesso di ritrovarlo, e per l’umanità.

E come hai scelto il titolo?

Il titolo riassume il nocciolo della mia esistenza: lui, il mio amato, ed io. Due facce della stessa medaglia. Ma anche l’eternità dell’amore.

Presentati ai lettori, ci racconti qualcosa di te?

Sono nata a Roma, e fin da piccola avevo premonizioni, vedevo e comunicavo con gli spiriti. Fin da piccola amavo la storia, l’archeologia. Ho vissuto all’estero per dieci anni, e al mio ritorno, ho vissuto e lavorato in varie città italiane, per poi ‘riapprodare’ a Roma nel 2000. Per molti anni ho ‘ignorato’ la mia parte spirituale finchè, nel 2018, durante una Costellazione Familiare fatta in una camera d’albergo del Cairo, ho ritrovato lo spirito del mio grande amore. Da quel momento, le mie capacità medianiche a lungo ignorate si sono ‘risvegliate’. L’anno scorso, decisa a cambiare radicalmente vita, ho lasciato Roma e ora vivo con i miei due gatti in un paesino in provincia di Bergamo, in una valle circondata dalle montagne.

Credi che condividere la tua esperienza possa aiutare qualcun altro?

Sì. O almeno lo spero. Si ha ancora tanta paura della morte, della ‘fine’, e questa paura spinge le persone a fare scelte che poi si rivelano inevitabilmente sbagliate. Il nocciolo del problema è il fatto che si tende ad identificare il corpo con l’anima, e invece il corpo non è che un ‘veicolo’ temporaneo dell’anima, che invece è eterna. Ecco, è questo quello che vorrei far capire alla gente: noi siamo immortali, come immortale ed eterno è l’amore che ci lega gli uni agli altri.

E come hai fatto a capire e conoscere la tua precedente vita?

Fin da piccola avevo ricordi di vite passate, soprattutto della mia vita precedente negli Stati Uniti.

E il tuo precedente marito come ha preso la notizia?

Il marito che ho avuto in questa vita, e da cui ho divorziato nel 1994, non lo sento da anni. Di lui ne parlo nel mio libro. E’ Paul.

Quanto il tuo lavoro di archeologa ti ha influenzato a tuo giudizio?

Il mio lavoro, o più che lavoro, la mia vocazione all’archeologia, penso derivi proprio dal fatto che sin da piccola avevo consapevolezza di aver vissuto altre vite.

Che riscontro ti aspetti dai lettori?

Che capiscano, e accolgano il mio messaggio: siamo immortali e non perdiamo mai chi amiamo veramente. Mai.

Sogni nel cassetto?

Fare un film che commemori la vita di Mario. E’ stato un grande artista, e un uomo molto speciale, una grande anima. Voglio che il mondo non lo dimentichi. Meritava più tempo su questa terra, più successo di quel che ha avuto durante la sua breve vita. Farò del mio meglio perché venga ricordato dalle generazioni future. E’ una promessa che gli ho fatto quando l’ho ritrovato, durante quella magica notte al Cairo….

Bianca Folino