Morire in silenzio, lontano da tutto

Esistono morti silenziose nel nostro paese, delle quali raramente ci accorgiamo. Forse perchè non vogliamo vedere le condizioni di vita dei senza tetto e facciamo finta di nulla quando qualcuno ne parla. Eppure i numeri sono impressionanti soprattutto quando riguardano la morte di queste persone.

Nel 2023 in Italia sono morte 414 persone senza fissa dimora. Questo secondo le rilevazioni effettuate dalla Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora. Una vera e propria strage silenziosa della quale non vogliamo accorgerci e che ha coinvolto 215 comuni del nostro paese. Il primato, e questa volta non è certo un primato positivo, spetta alla Lombardia. Non è quindi un caso se dall’inizio del 2024 sono già morte 30 persone che vivevano per strada.

Una questione sociale urgente ed evidentemente non basta ciò che fa l’organizzazione dei “City Angels” che ovunque in Italia cerca di dare soccorso a queste persone, soprattutto durante l’inverno: molti di loro dormono per strada e hanno bsiogno di coperte, a volte di acqua e cibo.

Il fatto è che il problema diventa sempre più grave anche perchè non viene affrontato da un punto di vista politico, anzi. Le disposizioni di allontamento dei senza dimora dai centri storici aggravano la situazione. Per non parlare della criminalizzazione dell’accoglienza che crea nuove sacche di senza tetto tra i migranti, rischiando di ingrossare ulteriormente nel futuro i numeri di questa strage silenziosa.

E non aggiugiamo nemmeno gli atti violenti contro i senza tetto che per fortuna, negli ultimi anni, sono spesso accompagnati da amici a 4 zampe che vegliano su di loro. Questi episodi ci sono e accadano vicino a noi, è ora di prenderne atto.

Occorre fare di più e subito, ma soprattutto non si può rimandare tutto alle organizzazioni di volontariato che già fanno molto, ma che non possono sostenere tutti i problemi sociali che affliggono i nostri comuni. Urgono soluzioni governative che tengano conto delle condizioni economiche dell’intero paese e di quelle delle persone senza tetto che devono essere considerate a rischio, soprattutto durante i periodi invernali qaundo il freddo miete vittime o durante gli eventi climatici violenti che stanno contraddistinguendo le nostre estati e che potrebbero colpire duramente queste persone.

Bianca Folino