Quando i diritti hanno la meglio

Ogni tanto i diritti hanno la meglio sulle logiche del mercato. Così è successo per i Siekopai che dopo un esilio forzato di 80 hanno ottenuto una vittoria (e giustizia) dal tribunale provinciale di Sucumbios in Ecuador circa un mese fa. Sostanzialmente il ministero dell’Ambiente dovrà resistituire gli oltre 42 mila ettari di terra amazzonica che era stata espropriata negli anni Quaranta per realizzare una riserva faunistica. Chiramente il ministero aveva operato senza consenso della comunità e quindi siamo di fronte ad una sentenza che rappresenta una svolta epocale.

Questo è un precedente significativo per tutte le comunità indigene il cui territorio si trova in quella riserva protetta. Per i Siekopai questa svolta segna la fine di una lunga lotta durata 8 decenni per recuperare la loro terra ancestrale. Mai prima d’ora un tribunale aveva preso una decisione in favore delle comunità indigene.

La comunità Siekopai ha espresso la propria gioia attraverso le pagine social: “siamo felici e al tempo stesso proviamo tristezza per coloro che non ci sono più e non ce l’hanno fatta”. I rappresentanti hanno espresso anche la speranza di potersi riconnettere con i propri antenati. Dagli anziani impareranno anche la conoscenza delle piante del territorio, la pesca e la coltivazione della frutta, tutte attività che venivano seguite prima dell’esproprio.

La vicenda è iniziata negli anni ‘40 quando i Siekopai hanno abbandonato le terre per il conflitto militare tra Ecuador e Perù. Nel 1979 il conflitto ebbe termine ma lo stato ecuadoriano ha dichiarto la zona, conosciuta come Pekeya, Riserva faunistica espropriando i territori dove abtiavano i Siekopai. Il ministero ecuadoriano dovrà anche fare le sue pubbliche scuse al popolo la cui terra era stata espropriata, per violazione dei diritti territoriali.

Nella speranza che questa sia solo una di una lunga serie di sentenze a favore dei diritti delle comunità locali.

Redazione